Stefano Stefanini

NewTuscia – ROMA – Papa Francesco presiederà oggi venerdì 27 marzo alle ore 18 un momento di preghiera sul Sagrato della Basilica di San Pietro, con la Piazza vuota, insieme a tutti i cattolici del mondo.

 Accanto a se’ Papa Francesco ha voluto il Crocifisso v

Piazza San Pietro

enerato dai fedeli romani fin dal 1519 nella chiesa di San Marcellino al Corso, per aver miracolosamente sconfitto una grave pestilenza che aveva travagliato la vita di Roma in quegli anni.

Si tratta del secondo dei due appuntamenti spirituali che papa  Francesco ha promosso in questo tempo di prova per l’emergenza Coronavirus, il primo dedicato ai cristiani con la recita del Padre Nostro si e’ svolto mercoledì 25 marzo, Festa dell’Annunciazione.

Come riferito da Debora Donnini su www.vaticannews.va , con il messaggio trasmesso nell’Angelus di domenica 22 marzo, il  Pontefice ha chiesto a tutti i cristiani ed ai cattolici di unire le loro voci nella preghiera verso il Cielo.

“Possa il Signore – ha invocato papa Francesco – ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto”.

Il momento di preghiera di oggi verrà  trasmesso in diretta alle ore 18 da TV2000 e da www.vaticannews.va .

La celebraIone a cui il Pontefice invita tutti a partecipare spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione:

“Venerdì 27 marzo ascoleremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, con il quale al termine darò la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria. Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con l’universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza. Rimaniamo uniti. Facciamo sentire la nostra vicinanza alle persone più sole e più provate.”

Di particolare efficacia e realismo e’ stato il richiamo di Papa Francesco  a rimanere uniti:

“ La nostra vicinanza ai medici, agli operatori sanitari, infermieri e infermiere, volontari … La nostra vicinanza alle autorità che devono prendere misure dure, ma per il bene nostro. La nostra vicinanza ai poliziotti, ai soldati che sulla strada cercano di mantenere sempre l’ordine, che si compiano le cose che il governo chiede di fare per il bene di tutti noi. Vicinanza a tutti.