Stefano Stefanini

Appuntamenti mondiali per mercoledì  25 marzo e venerdì 27 marzo.

NewTuscia – VITERBO – La Recita del Padre Nostro, mercoledì 25 marzo, con i cristiani di tutte le confessioni e la preghiera di venerdì 27 alle 18 dal Sagrato della Basilica di San Pietro con l’adorazione del Santissimo Sacramento e la Benedizione “Urbi et Orbi”: sono questi i due appuntamenti spirituali che il Papa ha annunciato al termine dell’Angelus di domenica, in questo tempo di prova per l’emergenza Coronavirus.

Come riferito da Debora Donnini su www.vaticannews.va , con il messaggio trasmesso nell’Angelus di domenica 22 marzo, il  Pontefice ha chiesto a tutti i cristiani ed ai cattolici di unire le loro voci nella preghiera verso il Cielo.

“Invito – ha affermato il Papa  dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico – tutti i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, a invocare l’Altissimo, Dio onnipotente, recitando contemporaneamente” il Padre Nostro, mercoledì prossimo 25 marzo a mezzogiorno, nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo:

“Possa il Signore – ha invocato papà Francesco – ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto”.

Con questa stessa intenzione, il Papa annuncia di voler presiedere un momento di preghiera sul Sagrato della Basilica di San Pietro, con la Piazza vuota, venerdì 27 marzo alle ore 18.

I due appuntamenti di preghiera saranno trasmessi in diretta da TV2000 e da www.vaticannews.va .

Un momento a cui il Pontefice invita tutti a partecipare spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione:

“Ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, con il quale al termine darò la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria. Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con l’universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza. Rimaniamo uniti. Facciamo sentire la nostra vicinanza alle persone più sole e più provate.

Di particolare efficacia e realismo e’ stato il richiamo di Papa Francesco  a rimanere uniti:

“ La nostra vicinanza ai medici, agli operatori sanitari, infermieri e infermiere, volontari … La nostra vicinanza alle autorità che devono prendere misure dure, ma per il bene nostro. La nostra vicinanza ai poliziotti, ai soldati che sulla strada cercano di mantenere sempre l’ordine, che si compiano le cose che il governo chiede di fare per il bene di tutti noi. Vicinanza a tutti.”