di Stefano Stefanini

NewTuscia – VITERBO – Un patto dei sindaci per formalizzare l’impegno dei primi cittadini italiani per promuovere la cura della bellezza e l’attenzione ai beni comuni che compongono lo spazio urbano. E’ questo il fine ultimo del ‘Manifesto per la bellezza’ lanciato a Pollica dai comuni italiani dell’Anci e che ha subito raccolto numerose adesioni da sindaci di grandi e piccoli Comuni.

I sindaci interessati ad aderire possono scrivere alla mail dedicata pattoperlabellezza@anci.it
“Questo Patto – ha commentato Decaro nel giorno del lancio del Manifesto – continua la missione del premio Anci dedicato a Vassallo: rendere feconda la missione di tanti sindaci che nelle loro città e nei loro paesi difendono la bellezza e la legalità, traducono la loro passione civile in atti, nelle buone pratiche di una bella politica”. Una intesa di mutuo sostegno dei sindaci per la difesa della bellezza e della legalità.

“Il manifesto per la bellezza che abbiamo immaginato è un patto dei sindaci che formalizza quell’impegno che è naturale per chi, come noi, ama il territorio del quale si occupa: la cura della bellezza e, per raggiungerla, l’attenzione ai beni comuni che compongono lo spazio urbano che ci è affidato, è l’oggetto di questo patto. Una intesa di mutuo sostegno dei sindaci per la difesa della bellezza e della legalità. L’obiettivo è individuare adottare misure concrete e condivise per promuovere città pulite, ben pianificate, vivibili e sostenibili, città che non lascino indietro nessuno”.

Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, lanciando la campagna di adesioni per il “Patto per la cura e la bellezza delle comunità”, promosso dall’Anci con il Comune di Pollica, Legambiente e Slow Food Italia. Un Patto già sottoscritto da decine di sindaci.

“Scegliete, perché la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere” (Roberto Benigni)

La bellezza, sotto i più diversi aspetti, ambientali paesaggistici, culturali, storici, è la cifra che caratterizza il nostro Paese nel mondo, in particolare la Tuscia Viterbese, in tutti e sessanta i suoi comuni rappresenta un unicum di bellezza da valorizzare adeguatamente.

L’Italia possiede il più ampio patrimonio culturale a livello mondiale e detiene il primato dei siti riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità. Un territorio, unico per posizione geografica, con paesaggi straordinari per la loro varietà e un tasso di densità artistica ineguagliabile. Un’eredità importante ……

che richiama non solo noi amministratori, ma anche tutti i cittadini, a una responsabilità altrettanto grande. Una responsabilità che può essere portata solo facendo comunità, sostenendoci l’un l’altro.

Nel paese di Angelo Vassallo l’impegno per la bellezza e per il decoro, l’impegno per la legalità, da difendere sia in ogni piccolo gesto sia nelle battaglie contro i grandi interessi, ha chiesto un prezzo altissimo.

Ogni anno, ritrovarsi per ricordare quel sacrificio immane e perpetuare il messaggio di un impegno profuso, con tenacia e determinazione, a tutela della bellezza della natura e a difesa dell’ambiente significa rendere feconda la missione di tanti altri sindaci che nelle loro città e nei loro paesi difendono la bellezza e la legalità, traducendo la loro passione civile nelle buone pratiche di una bella politica.

Per questo, quest’anno 2020, nel giorno del ricordo di un eroe dei nostri tempi, noi sindaci e amministratori locali, riuniti sotto l’egida dell’Anci, assumiamo un solenne impegno a difendere la bellezza, a insegnare la bellezza perché, come diceva Peppino Impastato, “insegnando la bellezza alla gente le si fornisce un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”, insegnando e tutelando la bellezza “si mantengono sempre vivi la curiosità e lo stupore”.

Riteniamo fondamentale operare con una visione per il futuro, guardando con attenzione e sensibilità l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai Governi dei Paesi membri delle Nazioni Unite.

In continuità con gli impegni assunti dai sindaci delle più importanti città del mondo con la dichiarazione “Schiavitù moderna e cambiamenti climatici: l’impegno delle città”, sottoscritta in Vaticano il 21 luglio del 2015, continueremo a promuovere, con consapevolezza e responsabilità, buone pratiche nelle nostre comunità e sui nostri territori, consapevoli del ruolo chiave che le città svolgono nel cambiamento della società.

Ciascuna delle nostre tradizioni culturali afferma la dignità intrinseca a ogni individuo, legata al bene comune di tutta l’umanità. Esse sottolineano la bellezza, la meraviglia, e la bontà del mondo naturale, riconoscendo il prezioso dono che costituisce e che viene affidato alle nostre cure.

bagnoregio 300x150La strada del rinnovamento passa attraverso la partecipazione dei singoli e l’impegno delle istituzioni nel ricreare la fiducia necessaria per investire su noi stessi e sul futuro. Gli strumenti di cura per difendere il nostro futuro sono il senso civico, la partecipazione, la solidarietà e il rispetto per se stessi, per gli altri e per il territorio.

Noi sindaci, in virtù del legame di affetto con i borghi e le città che rappresentiamo e governiamo grazie alla fiducia accordataci dai cittadini, siamo convinti che la bellezza sia il naturale contrasto alle illegalità, sia cornice di diritti per tutti i cittadini, sia cura per il patrimonio materiale e immateriale, nonché volano per lo sviluppo. Con questo Patto ci impegniamo a scegliere e realizzare misure concrete e condivise per promuovere la cultura del bello: dalla bellezza di una città pulita alla bellezza di una città vissuta, ben pianificata e vivibile, per un futuro sostenibile, che non lasci indietro nessuno, che sia per tutti.

In ragione di ciò, Noi, sindache e sindaci, ci impegniamo a:

  1. festeggiare ogni anno la Giornata “Insieme per la città, promuovere la bellezza” nella quale i ragazzi delle scuole vivranno la città impegnandosi in un’attività di recupero di luoghi, di adozione di spazi pubblici, di creazione del valore del bello inteso come rispetto e cura della propria casa “Comune”;
  2. sostenere la migliore idea presentata dai ragazzi per promuovere la bellezza della propria città, che verrà selezionata e premiata nel corso dell’assemblea annuale dell’Anci;
  3. sottoscrivere un Codice etico per promuovere l’etica della responsabilità e l’adozione di principi che contemplino anche misure di trasparenza e di partecipazione;
  4. istruire un numero al servizio dei cittadini per segnalare situazioni di degrado e illegalità o proporre iniziative di contrasto;
  5. adottare atti amministrativi replicabili da altri sindaci che possano diventare buone pratiche per la riduzione del consumo di suolo, per contrastare l’abusivismo edilizio, per implementare il corretto ciclo dei rifiuti e l’economia circolare a partire da iniziative plastic free, per promuovere, considerata l’emergenza climatica e ambientale del pianeta, iniziative finalizzate alla riduzione delle emissioni e alla promozione delle energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nella pianificazione urbanistica e nella mobilità;
  6. stimolare iniziative di istituzioni e di soggetti privati tese alla promozione dei principi del presente Patto e in particolare favorire la piantumazione di alberi, la creazione di orti urbani, il recupero dell’invenduto, i centri di riuso e i comportamenti a basso impatto ambientale.

Noi sindaci, facciamo appello al Parlamento e al Governo affinché:

  1. venga istituito un Fondo nazionale per la bellezza delle città che consenta ai Comuni di accedere a risorse per progetti a favore del decoro, della sicurezza urbana, della legalità, dell’inclusione sociale e del contrasto alle marginalità;
  2. venga promossa una campagna di sostegno alle comunità locali a forte presenza criminale e con minori a rischio di devianza, favorendo e sostenendo appositi gemellaggi tra Comuni di regioni differenti per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata attraverso progetti di promozione, del decoro, in attività artistiche, musicali, culturali e sociali;
  3. venga posta particolare attenzione al tema degli amministratori locali vittime di intimidazioni, attraverso riunioni periodiche dell’Osservatorio appositamente istituito presso il Ministero dell’Interno, anche prevedendo l’istituzione di un Fondo per il sostegno agli amministratori locali vittime di intimidazioni;
  4. venga rivista la normativa in materia di scioglimento dei Comuni per infiltrazione mafiosa per renderla più efficace e capace di assicurare il ripristino della democrazia.