di Simone Stefanini Conti
NewTuscia – ORTE – Si terrà sabato 29 febbraio ore 17 la conversazione tenuta dai professori Tadek Lewicki e Antonino Scarelli su “Gli oratorii musicali in Diocesi di Orte” per il ciclo “Le conferenze di palazzo Roberteschi”, allestito dal direttore della Biblioteca specializzata dell’Ente Ottava Medievale, Abbondio Zuppante.
La conferenza verterà sugli studi condotti negli anni sui numerosissimi materiali dei fondi archivistici musicali della città di Orte ed in particolare alla Cappella Musicale operante presso la Cattedrale di Orte, oggetto di approfonditi studi condotti ormai da decenni dal musicologo, professor Armando Fiabane.
L’attività di ricerca di archivio musicale presso i fondi dell’Archivio Storico Diocesano, l’Archivio Storico Comunale e la Biblioteca Specializzata dell’Ente Ottava Medievale si affianca e si integra naturalmente con le rassegne concertistiche incentrate sugli Strumenti Storici.
L’antico organo della Cattedrale restaurato nel 2000, a cui si ricollega la tradizione musicale della città di Orte almeno dal secolo XV, costituisce il prezioso strumento monumentale intorno al quale gli organizzatori hanno allestito e stanno programmando le manifestazioni musicali internazionali, come il “Festival Internazionale di Organo e Strumenti Antichi”, il Corso internazionale di Musica antica, oltre ai concerti degli studiosi delle principali cattedre universitarie di organo dei Conservatori europei ed extraeuropei.
Gli appuntamenti musicali e formativi sono promossi dall’Associazione Culturale Incontri Mediterranei, in collaborazione con la Basilica Cattedrale di Orte e l’Istituto dell’Organo Storico Italiano.
Negli anni in cui è stato condotto il restauro dell’Organo portato a termine nel Natale del 2000 si è consolidata negli operatori musicali e nell’opinione pubblica la volontà di riappropriarsi del patrimonio di cultura musicale, riportato alla luce dal lavoro promosso dal Direttore della Scuola Comunale di Musica prof. Armando Fiabane negli Archivi diocesano e civico, coadiuvato da esperti di settore e sostenuto dal Responsabile della Scuola di Musica, Giorgio Petrucci.
Il restauro e la piena fruizione dell’organo della cattedrale di Orte, ha manifestato al pubblico degli amanti della musica uno strumento raro per la sua preziosità storica in ambedue le fasi evolutive (fine cinquecento e inizio settecento), certamente fra i più preziosi in Italia, che suscita l’ammirazione di tutti gli organisti specialisti della musica antica, italiani e stranieri, che numerosi vengono a visitarlo.
L’Associazione Culturale “Incontri Mediterranei“, che opera in sinergia e stretta collaborazione con la scuola di Musica comunale, è promotrice dei rapporti internazionali con i più prestigiosi Centri musicali d’Europa e del mondo.
Nasce alla fine del 2003 come punto d’incontro di due nuclei che da diversi anni operano nella Provincia di Viterbo, Terni, Perugia e Roma, al fine di produrre, promuovere e organizzare eventi musicali di rilevanza internazionale, caratterizzati dalla presenza di elementi artistici con radici lontane ma profondamente i pervasi dalla “forza integratrice” sprigionata dagli artisti coinvolti nei progetti stessi, che trovano nel pentagramma una lingua che unisce i popoli nel nome della cultura europea e mediterranea.
Ed anche il gruppo di musicisti e insegnanti della Scuola di Musica Comunale di Orte, coordinati dalla Direzione della Banda Musicale della Città, fondata nel 1815, porta in dote il carico di una esperienza pluridecennale nella didattica e nella programmazione artistica, con il prestigioso Festival Internazionale di Organo e Strumenti Antichi – per cui si prevedono ulteriori concerti sino alla fine dell’anno – come fiore all’occhiello, a cui si associa una serie di work-shop nei fine settimana di specializzazione su singoli strumenti, come quello frequentatissimo da giovani provenienti da vari paesi europei ed extraeuropei dell’Arpa, a cura del prof. Lincoln Almada e della prof.ssa Evangelina Mascardi.