NewTuscia – SUTRI – Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri, parla alla stampa, facendo chiarezza, dopo l’ennesima accusa grave e infamante dei soliti ignoti verso il primo cittadino, che hanno l’unico obiettivo di dare fantasioso sfogo a un rancore personale che non può costituire notizia, né certezza.
“Una testata giornalistica può pubblicare anche insensatezze, indifferente all’indignazione che merita chi annuncia o auspica maledizioni varie e falsità. Ho assunto come principio di non ritenere nessuno indegno della mia ira, e però, rispetto a chi parla senza sapere dico solo ciò che so e ciò che è. Alcuni interlocutori che certe testate locali di Viterbo ospitano, parlano a titolo personale ed esprimono malesseri e riflessioni personali inammissibili, nascondendosi dietro ruoli e identità politiche inesistenti. Può accadere che chi si autopropone per sostenere una linea politica, senza essere cercata o avere riferimenti politici locali, faccia operazioni non condivise e venga allontanata. Per questa ragione una persona disturbata coltiva gravi amarezze e risentimenti e fa dichiarazioni insensate senza aver alcun rapporto né con la politica locale, né con la città di Sutri. È evidente che le testate giornalistiche possano raccogliere i malumori di chiunque, ma dovrebbero accertare per esempio che chi prende posizioni contro il sindaco di Sutri non ha alcuna rappresentanza politica, né riferimenti con la città; che “Civiltà italiana” non è un movimento politico né a Sutri, né altrove e che la stessa denominazione è nata da una mia proposta a persone a me vicine, senza averla poi mai presentata in alcuna competizione elettorale; che le critiche politiche non si manifestano con prediche e auspici di cattiva sorte; che la presenza fisica a Sutri, come in un qualunque Comune, di un sindaco, non è di per sé risolutiva”.
Prosegue il sindaco di Sutri: “Nondimeno una testata giornalistica potrebbe accogliere da qualunque cittadino osservazioni oggettivamente corrispondenti al vero, ma non è difficile a una testata, che non voglia prestarsi a diffamazioni perseguibili penalmente, accertare la veridicità delle affermazioni del sindaco e di una persona pubblicamente attiva come io sono, rispetto a dichiarazioni gratuite e senza fondamento di disperati colmi di risentimento.
Ho infatti annunciato che Banca Intesa ha deciso di sostenere le prossime iniziative di Palazzo Doebbing con una dotazione di circa 200mila euro che non possono essere stati ricevuti perché non sono ancora spesi, ma solo preventivati, per le mostre che inizieranno in primavera. Semplice. Bastava una telefonata.
I conti precedenti sono largamente in attivo, perché la Fondazione Terzo Pilastro deve erogare 50mila euro accordati a coprire un deficit non superiore a poche migliaia di euro, del tutto fisiologico. Ed è triste leggere chi parla di “totale fallimento” dell’unica grande iniziativa espositiva nella Tuscia nel 2019, recensita dai più autorevoli giornali italiani e dalle televisioni, fino al largo consenso, per la qualità della mostra e dell’agi
bilità rispetto alle barriere architettoniche, riconosciuta su Geo & Geo, noto programma di Rai 3, dopo una visita in carrozzina di Fiamma Satta. Amareggia che alcune testate locali non registrino dati oggettivi. Che io non sia un sindaco fantasma lo provano il riconoscimento da me ottenuto per Sutri cime uno dei borghi più belli d’Italia (Associazione a numero chiuso), che evidenzia il nome di Sutri e non quello del suo sindaco che deve agire utilmente, avere assessori efficienti, non mostrarsi. Quanto al “Caffeina Christmas Village”, gli accordi col Comune, che io affidai al vicesindaco Casini, sono più che soddisfacenti perché non riguardano, come dovrebbe essere chiaro alle testate giornalistiche, i 7mila euro accordati all’Amministrazione, ma la piena soddisfazione di esercenti, ristoranti, alberghi che hanno tratto un grande beneficio, altrimenti difficilmente riscontrabile in altre condizioni, dalle 45mila persone che hanno popolato la città nelle settimane del Natale”.
Termina Sgarbi: “I deliri radiofonici, qualunquistici, della “Zanzara” non possono essere considerati materia di giudizio per chi si occupa di informazione. Esorto perciò i giornalisti a valutare la distinzione tra notizie e opinioni, come impone il buon giornalismo, a evitare pubblicazioni diffamatorie, riservandomi dopo questo comunicato di agire penalmente non più contro i singoli diffamatori ma anche contro chi li ospita”
Giornalista iscritto all'Albo dal 2002. Ha collaborato al Messaggero di Viterbo per 4 anni. Ha diretto prima Ontuscia.it e dal 2008 dirige NewTuscia.it. A Tele Radio Orte e Radio Roma Television conduce "Luce Nuova sui fatti", trasmissione settimanale di approfondimento tematico in onda il venerdì alle 20.30