NewTuscia – VITERBO – Avvicendamento alla guida della CIA-AGRICOLTORI ITALIANI DELLA PROVINCIA DI VITERBO.

Questa mattina, presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Viterbo, l’Assemblea Provinciale della CIA-AGRICOLTORI ITALIANI ha eletto Sergio Del Gelsomino, imprenditore agricolo di 53 anni di Orte, nuovo Presidente Provinciale.

Del Gelsomino raccoglie il testimone lasciato da Fabrizio Pini, da qualche mese Presidente Regionale di CIA-AGRICOLTORI ITALIANI DEL LAZIO, nonché  da pochi giorni neo Presidente di Italia Olivicola, la principale organizzazione della produzione olivicola italiana.

Si apre una nuova pagina per l’organizzazione agricola viterbese caratterizzata da un grande impegno a tutela dell’agricoltura e del territorio.

“Sei anni fa, quando mi sono insediato, il mio obiettivo era quello di poter aiutare gli agricoltori ad aumentare il reddito, ad accrescere il proprio valore all’interno delle filiere, aggregando uomini e prodotti, condividendo percorsi e scelte, coinvolgendo le tante professionalità che abbiamo – ha dichiarato Pini -. Penso di aver perseguito sempre questi fini e penso che qualche risultato, grazie alla fiducia di tutti e grazie all’ausilio degli uomini e delle donne di Cia Viterbo sia stato raggiunto”.

La parola d’ordine del nuovo corso sarà quella dell’attenzione al prodotto ed ai produttori , ma anche alla sostenibilità ambientale, alla tutela ed alla valorizzazione del territorio.

“Abbiamo il dovere di non disperdere il grande lavoro fatto e di proseguire sulla strada già tracciata – ha sottolineato il nuovo Presidente Del Gelsomino -. L’aggregazione del prodotto, la forte rappresentanza sindacale e la partecipazione attiva degli agricoltori sono gli ingredienti per continuare a valorizzare la nostra agricoltura. Ma si pone con sempre maggior forza il tema della sostenibilità ambientale dell’attività agricola e della tutela dell’ambiente e del territorio rurale”.

“Guardiamo con fiducia – continua Del Gelsomino – al percorso unitario del mondo agricolo avviato con la positiva esperienza di AGRINSIEME. Siamo consapevoli che nei cambiamenti mondiali ed epocali in atto la voce degli agricoltori possa essere ascoltata soltanto se espressa con l’unità della rappresentanza e la condivisione degli obiettivi e delle proposte”.