NewTuscia – MONTEFIASCONE – Martedì scorso, durante il terzo Ecoforum di Legambiente Lazio che si è tenuto a Roma, nelle sale dell’hotel Quirinale, con il contributo della Regione Lazio, è stato presentato l’annuale dossier “Comuni ricicloni e ciclo dei rifiuti nel Lazio” che analizza lo stato di avanzamento delle buone pratiche dell’economia circolare. I dati sono forniti dall’ARPA Lazio e dal nuovo catasto rifiuti Ispra sulla raccolta 2018 .

Per il terzo anno di seguito, Montefiascone è stato dichiarato “Comune Riciclone” proprio per la percentuale di differenziata che, nel 2018, si è attestata al 73,71% e denota un percorso virtuoso dell’amministrazione.

 Alla manifestazione ha partecipato l’assessore alla nettezza urbana e all’ambiente Rita Chiatti, delegata dal Sindaco Massimo Paolini.

“A maggio 2017, quando ho ricevuto la delega al problema rifiuti, la raccolta differenziata era al 65% – ha sottolineato l’assessore Rita Chiatti – abbiamo chiuso il 2018 al 73,71% e non nascondo che ci saranno bellissime sorprese, visto che gli ultimi dati in via di accertamento indicano il raggiungimento di quota 82%. Un risultato che certifica la validità delle politiche intraprese dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Paolini.

Numerosi sono gli ambiti in cui siamo intervenuti in questi due anni – ha detto la Chiatti – è stato modificato il  regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti solidi urbani, prevedendo la nomina di un responsabile in occasione di eventi, sagre o  momenti di convivialità. Sono stati formati i primi tre ispettori ambientali all’interno della ditta appaltante, figure previste fin dal 2014 e mai istituite ed estesa la qualifica di ispettore ambientale alle guardie ecozoofile.

Importante la sensibilizzazione nelle scuole, mediante  progetti con le scolaresche effettuati in collaborazioni con la ditta appaltante Viterbo ambiente e la Gesenu di Perugia e la creazione di piccoli ispettori ambientali denominati “007 secco residuo”.

Inoltre, è stata fatta una grande opera di sensibilizzazione delle grandi utenze, che sono i più grandi produttori di rifiuto secco residuo.”

Al termine del suo intervento, l’assessore Chiatti si è dichiarata soddisfatta di questo risultato, ma ha auspicato che si arrivi presto alla conversione della Tari in Tarip, cioè in tariffa puntuale, così di far pagare i cittadini in proporzione al conferimento avvenuto.