NewTuscia – ROMA – L’allarme lanciato da Ettore Prandini di Coldiretti in un’intervista pubblicata su Il Giornale, non deve rimanere inascoltato, c’è un serio rischio, forse il più grande degli ultimi dieci anni, per il made in Italy.

Francesco Battistoni

Stiamo parlando del sistema nutri-score che la Francia vorrebbe introdurre a livello comunitario e che potrebbe penalizzare, con una serie di etichettature alquanto discutibili, i prodotti italiani.

Il nutri-score prevede l’applicazione di un logo sui prodotti alimentari, con una scala che va da da “A” a “E”, dove “A” è la categoria definita consigliata e “E” sconsigliata. Se questo metodo venisse introdotto dalla Comunità Europea, prodotti come il Pecorino Romano grattugiato ed il salame a fette sarebbero considerati di fascia “E”, dunque sconsigliati. Ma nel mirino potrebbero finire prodotti come il Prosciutto San Daniele (fascia “D”), l’olio Evo (fascia “C”), la mozzarella (fascia “C”) e addirittura il Parmigiano Reggiano (fascia “D”).

Per noi italiani e la cultura alimentare che rappresentiamo ed esportiamo nel mondo, sarebbe un vero disastro.

Chiediamo al governo di prendere una posizione decisa e netta nei confronti dell’Europa.
Stavolta senza alcun indugio, perché se il nutri-score venisse applicato così com’è, sarebbe un’ulteriore tegola per l’agricoltura italiana. Non vorremmo che l’esecutivo sparisse dai radar come fatto per la questione dei dazi americani, sarebbe veramente inaccettabile.

Così in una nota il responsabile nazionale agricoltura di Forza Italia, Senatore Francesco Battistoni.