NewTuscia – VITERBO –  E’ il momento delle Sardine di Viterbo. E’ stato fissato per il 13 dicembre prossimo alle 18.30 a piazza delle Erbe il primo raduno delle Sardine di Viterbo. La notizia è apparsa poco fa sulla pagina delle Sardine di Viterbo, che conta già circa 3 mila membri.

L’annuncio è stato fatto da Sabrina Ricci, amministratrice della pagina delle Sardine made in Viterbo, che da giorni aveva anticipato l’intenzione, fatta da lei e dal coordinamento del movimento spontaneo nato, a livello nazionale, per fermare l’avanzata di Salvini e della Lega alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna. Il movimento delle Sardine, poi, si è esteso rapidamente in altre città d’Italia e, ora, tenta l'”invasione” anche di Viterbo.
“Un’idea, come ha spiegato il giovane al Resto del Carlino,  – si legge su Panorama – nata nel corso di una notte insonne insieme a tre amici:  Roberto Morotti, 31 anni, ingegnere, Giulia Trappoloni, 30 anni, fisioterapista e Andrea Garreffa, 30 anni, guida turistica. Santoni non poteva accettare che nella rossa Bologna la Lega di Matteo Salvini facesse campagna elettorale a sostegno della candidatura di Lucia Borgonzoni alla poltrona di presidente della regione Emilia Romagna in opposizione al presidente uscente, il piddino Stefano Bonaccini”.  La sfida era quella di riunire più persone della convention di Salvini al Paladozza: ed alla fine l’obiettivo è riuscito con il superamento della soglia di 6 mila persone venute in Piazza Maggiore.

Le Sardine si chiamano così, come spiega sempre l’articolo di Panorama, perché “nasce dall’idea di stare tutti stretti stretti come sardine in una scatola a dimostrazione che la piazza antileghista è forte e numerosa. Vicini e silenziosi come pesci per abbassare i toni da quella che via Facebook è stata definita “retorica populista”.

Ora toccherà al movimento delle Sardine viterbesi essere all’altezza della situazione e, il 13 settembre, contarsi.

C’è da chiedersi: ma perché un movimento di popolo anti Salvini quando ci sono specifici partiti che dovrebbero assumersene il compito? Ce lo diranno le stesse viterbesi il 13 settembre a piazza delle Erbe.