Oroscopi e carte del cielo nella pittura decorativa

a Roma tra Rinascimento e Barocco

 Conferenza di Salvatore Enrico Anselmi

 Venerdì 15 novembre 2019, ore 17

Sala CE.DI.DO – Palazzo dei Papi, Viterbo

 

Sintesi tematica della conferenza

In considerazione della sistematica pratica dell’astrologia, allo scopo di prefigurare il destino, le imprese e i rivolgimenti della sorte presso committenti ed eruditi di età moderna, il tema scelto per la conferenza prevede l’analisi di alcuni importanti cicli pittorici eseguiti ad affresco all’interno di sontuosi palazzi nobiliari a Roma e nel Lazio tra XVI e XVII secolo su commissione delle famiglie Chigi, Farnese, Giustiniani e Barberini. Ad opera di insigni artisti quali Baldassarre Peruzzi, Francesco Albani, Andrea Sacchi, furono eseguite complesse decorazioni ad affresco con riferimento al contesto culturale del tempo, in primo luogo agli studi di astrologia condotti. In tal senso gli addentellati di carattere iconologico di tali ornamentazioni pittoriche rendono conto della complessità dei programmi decorativi licenziati da eruditi e letterati per ottemperare alle richieste della committenza.

La Loggia di Galatea, presso la villa Farnesina di Roma, che sarebbe stata affrescata da Raffaello, fu decorata a inizio XVI secolo dal Peruzzi il quale raffigurò, sulla volta, il tema natale del committente, Agostino Chigi, secondo una riproduzione statica e paratattica del cielo nel giorno di nascita del banchiere toscano.

La Sala delle Carte geografiche del palazzo Farnese di Caprarola presenta una complessa carta del cielo, popolata di divinità astrali, posta sotto l’egida del giglio farnesiano, secondo un’elaborata raffigurazione dei moti apparenti e reali dei corpi celesti.

Sulla scorta della fortuna incontrata dal carraccismo a Roma, Francesco Albani affrescò ad inizio Seicento la Galleria del palazzo Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano con un oroscopo beneaugurante nei confronti del committente, il marchese Vincenzo Giustiniani, rappresentando il mito di Fetonte.

Nel romano palazzo Barberini alle Quattro Fontane, Andrea Sacchi raffigurò nel Trionfo della Divina Sapienza un cielo corrusco di nuvole, secondo l’accezione formulata da Giuliano Briganti della seicentesca “natura-spettacolo”, in corrispondenza del giorno in cui fu eletto pontefice Urbano VIII Barberini, come benaugurante previsione delle future glorie del pontificato

Salvatore Enrico Anselmi, storico e critico d’arte, scrittore, docente Miur, è dottore di ricerca in Memoria e materia delle opere d’arte, Università degli Studi della Tuscia.

Studioso delle committenze nobiliari di età barocca in area centro-italiana, con particolare riferimento alle famiglie Giustiniani, Farnese e Maidalchini-Pamphilj, collabora con il Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma, diretto da Marcello Fagiolo e presieduto da Paolo Portoghesi.

Ha tenuto insegnamenti di Storia dell’arte Moderna presso il corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università della Calabria, presso l’Università di Bari-Ssis Puglia, presso il Tirocinio Formativo Attivo, moduli di Storia dell’Arte Moderna, Arte e Territorio Università degli Studi della Tuscia e presso il Dipartimento di Studi dei Beni Culturali e la Scuola di Specializzazione in Conservazione e Tutela dei Beni culturali.

Ha preso parte, in qualità di relatore, a numerosi convegni nazionali e internazionali, tra gli altri, presso l’Accademia dei Lincei nel 2002 e nel 2007. È intervenuto al Primo Corso internazionale di Studi superiori su Vignola (2007, Roma). Ha partecipato al Convegno internazionale, Fascinazione etrusca, (maggio 2017).

Oltre ad alcune monografie relative alle committenze artistiche nobiliari dei Farnese, dei Giustiniani, dei Maidalchini-Pamphilij, e a una storia della pittura in Italia tra XVI e XVII secolo, è autore di numerosi saggi, apparsi su atti di convegno e riviste.

Alle attività di docenza e ricerca affianca la scrittura e  la critica letteraria.

Ha recentemente pubblicato il romanzo dal titolo Exitus (Ginevra Bentivoglio Editoria, Roma 2019).

Ha pubblicato racconti in “Rapsodia. Arts and Literature Magazine”, e in “Critica Impura”.

Cura per la rivista “Yawp: giornale di letterature e filosofie” la rubrica “MARGINALIA- cascami d’arte e letteratura”.