NewTuscia – ORVIETO – Riceviamo e pubblichiamo.

La situazione venutasi a creare nella gestione del Teatro Mancinelli e la crisi che sta coinvolgendo l’Associazione TE.MA, chiama le istituzioni e la politica orvietana a non poter più rinviare un serio confronto su quello che rappresentano e potranno rappresentare gli incubatori culturali della Città.

Siamo di fronte a difficoltà pregresse e che hanno responsabilità molto lontane; è chiaro che oggi servono coraggio e determinazione per affrontare seriamente il problema e fare scelte che permettano di poter impostare il futuro culturale della Città.

L’Associazione Te.Ma, al pari di altre istituzioni come il Centro Studi e la Scuola di Musica, rappresentano il frutto di scelte politiche, anche lungimiranti, fatte negli anni 90 quando Orvieto viveva in una situazione economica e finanziaria molto diversa da quella attuale.

Responsabilità politiche e, in alcuni casi, una gestione amministrativa non adeguata hanno portato ad una situazione debitoria e di crisi finanziaria e gestionale di questi enti che oggi pesa su ogni singolo cittadino.

Una crisi che coinvolge tutto il settore della cultura e dell’accoglienza turistica: basti pensare alle difficoltà di gestione della Biblioteca Comunale, fiore all’occhiello della storia passata e futura di Orvieto e oggi relegata ai margini delle politiche culturali della città, situazione che peraltro è destinata a peggiorare con i prossimi pensionamenti di inizio 2020, o dell’ufficio turistico e dell’accoglienza turistica.

Crediamo che sia arrivato il momento che la politica e le istituzioni debbano assumersi la responsabilità, non più rinviabile, di chiudere una stagione e di aprirla una completamente nuova. Riteniamo necessario al più presto procedere alla risoluzione del contratto con Te.Ma. per la gestione del Mancinelli e procedere alla liquidazione dell’ente.

La soluzione, secondo noi, è quella di riportare sotto la responsabilità e la gestione diretta dell’Amministrazione questa e altre attività, solo così si potranno verificare le possibili strade che permettano di salvaguardare la stagione teatrale dell’anno in corso.

Il Comune di Orvieto è chiamato ad una seria e profonda riorganizzazione della propria struttura amministrativa e questa, crediamo, dovrà essere plasmata tenendo conto delle competenze già presenti, sugli obiettivi strategici della Città che non potranno più essere demandati a soggetti terzi, compresi i Consigli di Amministrazione che in questi anni si sono alternati nella gestione di asset strategici della Città.

Quello di un ritorno ad una gestione diretta dei vari asset è un argomento già affrontato in Consiglio Comunale nel 2017 la cui richiesta fu approvata all’unanimità; per ora nulla è stato fatto in questa direzione, abbiamo ragione di ritenere che la crisi dell’Associazione Te.Ma possa rappresentare l’inizio di questo processo che nel breve periodo dovrà riguardare anche la fondazione Centro Studi e la scuola di musica.

L’Amministrazione Comunale e la politica dovranno poi valutare quali strumenti adottare per salvaguardare i dipendenti da una parte e dall’altra garantire servizi culturali come il teatro, la scuola di musica, la biblioteca; servizi di formazione qualificata e specializzata, servizi di accoglienza turistica e di informazione turistica in grado di soddisfare le richieste che una Città come Orvieto pretende.

Oggi la normativa prevede vari soggetti giuridici di cui il Comune potrà avvalersi per una gestione diretta, coordinata, unitaria, e partecipata di questi asset centrali per lo sviluppo della comunità: dalle Fondazioni, alle Aziende Speciali alle Società Partecipate, noi siamo pronti ad affrontare questa discussione e ad assumerci le responsabilità necessarie per il bene della Città e del suo futuro.

Su questi temi e sulle possibili soluzioni chiameremo il Consiglio Comunale ad esprimersi.

Donatella Belcapo

Orvieto 19to24