NewTuscia – MONTEFIASCONE – Era 2013 quando in quattro avevano commesso due rapine a poche settimane di distanza, a Montefiascone. Italiani, volto coperto e accento romano: è così che li hanno descritti i testimoni che si sono trovati faccia a faccia con i rapinatori. A distanza di sei anni, i testimoni sono stati ascoltati in aula; i quattro imputati devono rispondere dell’accusa del reato di rapina.

“Due sono entrati, gli altri due sono rimasti fuori a fare da palo”, ha raccontato uno dei cassieri presenti in banca quel 5 febbraio 2013. La vicedirettrice della banca avrebbe anche provato a premere il pulsante d’allarme, senza però fare in tempo. “Non facciamo gli eroi”, le avrebbe intimato uno dei malviventi. L’altra rapina, all’interno della gioielleria, si è consumata il 31 maggio dello stesso anno con le stesse dinamiche. Secondo le ricostruzioni, il quartetto avrebbe agito velocemente e con professionalità. Il processo andrà avanti: il prossimo appuntamento è a marzo.

Tribunale di Viterbo