Si riunisce l’assemblea del Comitato pendolari di Orte
di Stefano Stefanini
NewTuscia – ORTE – Il comitato dei viaggiatori Co.Pe.O. 2.0 ha convocato l’Assemblea degli iscritti per giovedì 10 ottobre 2019 alle ore 18,30 per discutere due punti importanti che incidono sulla qualità della vita di lavoratori e studenti che ogni giorno si servono del Treno per raggiungere Roma:
- Proposte da parte di tutti gli iscritti per individuare iniziative utili a cercare di sensibilizzare il gestore dei servizi ferroviari e il Ministero dei Trasporti al fine di garantire la qualità del servizio ferroviario.
- Proposte da parte di tutti gli iscritti per intraprendere azioni per la revisione delle tariffe del parcheggio di Molegnano
In questi giorni stanno montando le proteste e le polemiche da parte degli utenti “non residenti” del parcheggio di interscambio di Molegnano a servizio della stazione ferroviaria di Orte, che lamentano aumenti da 24 a 37 euro mensili della tariffa della sosta, con un costo annuale aggiuntivo che ammonta ad oltre 400 euro.
Il comune sostiene di dover affrontare investimenti e spese di gestione del parcheggi, che è stato fornito anche di nuovi parcometri per una esazione più moderna e rapida dei parcheggi giornalieri e in abbonamento.
La proporzione – o rapporto di congruità – del costo del parcheggio “aumentato” per non residenti va fatta con il costo dell’abbonamento Metrebus card annuale lavoratori che per cinque zone (Fasce da Orte a Roma, con fruizione di mezzi FF.SS., Metro e COTRAL ammonta a euro 590,80. L’abbonamento per studenti è di poco inferiore.
In queste ore sono molte le prese di posizione dei pendolari che si servono della stazione FF.SS. di Orte, in particolare utenti non residenti ad Orte, mentre sembra probabile un coinvolgimento delle Associazioni provinciali dei Consumatori.
La soluzione alla questione – ovvero quella di sterilizzare gli aumenti già entrati in vigore – potrebbe individuarsi nelle proposte già formulate dai sindaci del comprensorio: tra cui fornire il parcheggio di pensiline fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica, la cui vendita o utilizzo vada a compensare i costi e gli introiti incrementati dai provvedimenti del comune di Orte. Ciò restituirebbe agli utenti lavoratori e studenti in gran parte, un abbonamento accettabile nei costi. Per incontrare le esigenze dei viaggiatori si potrebbe fornire il parcheggio di un servizio di riparazione e lavaggio di auto, gestito da operatori locali, meglio se imprese giovanili.
Ricordiamo che presso il parcheggio della stazione di Orte dall’11 settembre 2017 erano entrati in vigore gli aumenti tariffari per gli utenti non residenti a 2,50 euro giornalieri.
Gli aumenti tariffari per i non residenti, annunciati nella primavera del 2017, erano stati sospesi a maggio dello stesso anno, anche per l’intervento dei sindaci dei paesi limitrofi , che avevano invitato collega di Orte ad evitare l’aumento, realizzando una copertura del parcheggio, con capienza di circa 800 posti macchina, con pannelli fotovoltaici, in modo da produrre energia destinata alla vendita agli operatori del settore energia ed il cui ricavato avrebbe compensato – e quindi evitato – i paventati aumenti tariffari nei confronti dei pendolari non residenti ad Orte.
Non è dato sapere se la proposta dei sindaci – dichiaratisi a suo tempo disponibili a collaborare alle procedure di realizzazione dell’infrastruttura di produzione di energia elettrica – abbia avuto corso da parte della giunta comunale di Orte, che, comunque, ritenne opportuno di procedere lunedì 11 settembre 2017 all’aumento della tariffa di sosta giornaliera per i non residenti ed , in questi giorni, ad aumentare il costo degli abbonamenti per i non residenti.
Dal comune di Orte si precisava: “Per tutelare i lavoratori pendolari e per chi quotidianamente usufruisce del parcheggio, non erano previste modifiche all’abbonamento mensile”.
La gran parte dei viaggiatori pendolari che ogni giorno si servono del parcheggio, sorpresi e arrabbiati, si augurano che il provvedimento di aumento degli abbonamenti sortisca una revisione favorevole alle loro esigenze, confidando nel buon senso dei soggetti e degli Enti coinvolti, non escluse, in modo costruttivo, provincia di Viterbo, regione Lazio e, qualora necessario, la Prefettura di Viterbo.
Occorre solo mettersi attorno ad un tavolo con spirito costruttivo e con “metodo mediatorio”, trovare una soluzione di equilibrio che soddisfi le giuste esigenze di una vastissima utenza e della gestione dell’infrastruttura di parcheggio di interscambio.