NewTuscia – VITERBO/ROMA – Ecco il testo della lettera di un utente molto preparato sulla nostra ferrovia, soprattutto per la parte molto a nord, da Catalano a Viterbo.
Purtroppo quel pezzo importante di ferrovia “sta andando a morire” per via delle scellerate scelte di ATAC avvallate dalla Regione Lazio, sulla presunta “redditività” della tratta, come se fosse un appalto privato. La Regione (e quindi noi contribuenti) paga bel 90 (NOVANTA) milioni di euro l’anno per fare servizio pubblico per l’intera percorrenza, da Roma-Flaminio a Viterbo e non per Roma-Flaminio a Catalano (a volte ma non sempre)!
Questo la Regione Lazio lo dovrebbe sapere e invece sembra essersene dimenticata, come delle esigenze di mobilità sempre più crescenti del quadrante nord di roma e del lazio.
Comunque il nostro caro Matteo oltre a scrivere quanto sotto a tutti gli enti interessanti, fa anche una ottima proposta di integrazione di servizio a costo zero. Secondo voi la valuteranno come stanno facendo con la nostra proposta inviata e pubblicata qualche settimana fa? E i sindaci staranno a guardare lo sfacelo della tratta o si opporranno al disservizio sistematico?
Staremo a vedere.
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Viterbo, 4 ottobre 2019
Gent.mi Sig.ri,
la presente fa seguito alla lettera che ho inviatoVi a mezzo posta elettronica il giorno 18 settembre u.s. nella quale illustravo alcune mie considerazioni sull’ esercizio della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo e la mia prima proposta di orario.
Innanzi tutto desidero ringraziare l’ingegner Cecconi e l’ingegner Nicastro per la risposta che testimonia l’attenzione che viene rivolta alla ferrovia dalla Regione Lazio e dall’ATAC.
Questa seconda lettera introduce la seconda mia proposta di orario, elaborata più attentamente e frutto di un lungo lavoro, al fine di arrivare a una soluzione che tenga conto anche delle dinamiche dell’esercizio interne alla linea quali per esempio la provenienza di tutto il personale di macchina del tratto Catalano-Viterbo dal Deposito di Viterbo e da qui la necessità di predisporre le corse in modo da permettere la conclusione dei turni a Viterbo.
Spero che questa proposta possa essere esaminata dal momento che è condivisa da tutta l’utenza la necessità di implementare il servizio, sempre nei limiti concessi dall’A.N.S.F., attualmente ridotto ai minimi termini. Come si vede da questa proposta ci sono ancora strade per migliorare il servizio non interferendo con le limitazioni dell’A.N.S.F. e pertanto auspico che la Regione si prodighi per non disincentivare l’utilizzo del treno in favore del più costoso autobus che oltretutto contribuisce all’aumento del traffico e alle emissioni di gas di scarico che rendono l’aria del centro di Viterbo e in particolar modo la zona di viale Raniero Capocci nelle ore di punta irrespirabile. Troverete in allegato alla presente due files PDF che contengono l’illustrazione della proposta (file: PROPOSTA ORARIO FERIALE.pdf, spiegazione dei motivi per giustificare il cambio di orario, orario tabellare, regolazione incroci ecc.) e l’orario grafico proposto, file orario grafico1.pdf.
Sicuro del Vs. interesse nel mantenimento di adeguati standard di esercizio rispondenti alle richieste dell’utenza Vi porgo i miei più cordiali saluti,
Matteo Jarno Santoni
Allegati: