NewTuscia – ROMA – Riceviamo e pubblichiamo.

L’accusa al sindaco di “assoluta inerzia”, con la quale il cda di AMA ha abbandonato il suo incarico, è forse il punto più alto di questa amministrazione capitolina, in quanto ad inquietudine che genera – dicono in una nota congiunta le associazioni dei consumatori Federconsumatori, Adiconsum e Adoc di Roma e del Lazio –.  Finora abbiamo potuto segnalare all’Amministrazione capitolina tratti di incompetenza, come nella vicenda dei Bus israeliani non omologati per il traffico di Roma; di indecisione, come nei tanti tentativi di governo della cosa pubblica, con assessori operativi arrivati e poi andati; di autoreferenzialità, come nell’assenza di confronto e sostegno al mondo del terzo settore, che rappresenta i tanti momenti di servizio reso ai cittadini che le istituzioni non sono più in grado di offrire.

Ma non avremmo mai pensato di assistere ad una accusa di inattività mista a rassegnazione, perché questo leggiamo nelle dimissioni del management scelto dal sindaco, accusa sollevata proprio da chi quello stesso sindaco aveva designato a risolvere l’emergenza dei rifiuti. Queste stesse preoccupazioni – si continua nella nota -, cioè quelle di uno stato dei servizi a Roma non più sostenibile, sono alla base dello sciopero generale del 25 ottobre, indetto da CGIL, CISL e UIL di Roma e del Lazio.

Come è noto, per le associazioni dei consumatori non esiste lo strumento dello sciopero, ma quello della protesta si. I consumatori, quindi, si uniranno alla protesta dei dipendenti delle aziende municipalizzate, perché, che cosa c’è di più preoccupante per i cittadini, per i consumatori e per gli utenti, dell’allarme che i dipendenti delle aziende che devono fornire loro servizi essenziali come trasporti e raccolta dei rifiuti, lanciano a gran voce, che non hanno strumenti e condizioni adatti a ché quei servizi possano essere erogati ai propri concittadini? Il 25 ottobre sarà il giorno in cui il Sindaco dovrà guardare in faccia lo stato dei servizi che col suo operato garantisce a Roma, glie lo diranno i cittadini, gli utenti, i consumatori, i dipendenti delle municipalizzate e perfino i Manager che ha scelto. Ne tragga le dovute conseguenze.