NewTuscia – BASSANO IN ROMANO – Non è con l’insulto e con le furbizie dialettiche che l’Amministrazione comunale ed il Sindaco Maggi possono pensare di sottrarsi ai problemi che abbiamo sollevato con le nostre denunce sulla “strana” vendita del 49% della Farmabassano.
Non saremo esperti di diritto pubblico (ma in fondo qualche avvocaticchio lo conosciamo pure noi), ma siamo abituati a studiare le carte del Comune, ad approfondire e a farci un’idea.
Ci piacerebbe che i Consiglieri che hanno sottoscritto il comunicato dell’Amministrazione, quello si farneticante, avessero avuto il tempo e la voglia di approfondire la questione almeno quanto abbiamo fatto noi.
Perché le carte parlano chiaro.
Siamo di fronte ad una operazione opaca, dove l’Amministrazione Maggi scientemente decide di “svendere” un pezzo di patrimonio pubblico per “favorire” un soggetto privato.
Le allusioni sulla presunta convergenza tra la nostra battaglia, antica e trasparente, (anche se il trasformismo va molto di moda anche a livello locale, noi siamo gli stessi che, da subito, hanno denunciato come “farlocca” tutta questa operazione. Per carità, si può cambiare idea, ma non si possono accusare gli altri di mancanza di coerenza, quando a pensarla del tutto diversamente sono coloro che oggi amministrano ), con gli interessi della farmacia privata sono soltanto volgarità, che qualificano chi le sottoscrive e soprattutto fanno a pugni con le nostre biografie e con anni ed anni di impegno pubblico.
Ma il ricorso alla calunnia non modifica di una virgola la realtà delle cose.
Può forse contribuire a buttare fumo negli occhi di qualcuno, ma come si dice i “fatti hanno la testa dura”.
E quali sono i fatti?
1)che il Comune nel febbraio 2019 ha commissionato una perizia giurata ad un professionista sulla base di una indagine di mercato per definire il valore del 49% della Farmabassano.
Una perizia che ne ha quantificato il valore in 350.000 euro (che non a caso è stata la cifra posta a base d’asta delle due gare ad evidenza pubblica andate “deserte”).
Cosa è cambiato da febbraio 2019 per reputare adeguato il prezzo offerto “a trattativa privata” (270.000 euro) dal soggetto che “improvvisamente” ha deciso di presentare un’offerta lo scorso 30 agosto?
Vorremmo capire quale indagine di mercato o quali elementi oggettivi possano giustificare questa potenziale minore entrata per il Comune?
Non le chiacchiere contenute nel comunicato dell’Amministrazione, ma gli elementi oggettivi. Quali sono? Davvero volete far credere che possa essere il Consiglio a valutare l’eventuale danno erariale?
2) La procedura negoziata è prevista dalla legge in via “eccezionale” e,soprattutto, la Giunta con propria delibera ne deve (obbligatoriamente) illustrare il vantaggio per il Comune, per quanto riguarda il prezzo. A Bassano questo atto propedeutico manca, a meno che non lo si ritenga la delibera del 9 di agosto, che parla di tutto meno che di quello di cui dovrebbe parlare, secondo legge.
3) E’ vero o no che la società che ha presentato la proposta a “trattativa privata” (che si è guardata bene dal partecipare alla gara pubblica) è riconducibile alla società che detiene il 49% in una società analoga, dove l’attuale Amministratore unico della Farmabassano ha svolto i suoi servizi fino al giugno 2018? Ecco, noi pensiamo che l’intera procedura sia stata “pilotata” (è un’accusa grave, lo sappiamo, denunciateci pure se volete. Anzi, ci stupiremmo se non lo faceste) a vantaggio del socio privato e a svantaggio delle casse comunali.
Consentiteci, infine, un po’ di ironia sulla riqualificazione del Centro storico che, a detta del Comune, passerebbe dall’apertura della seconda sede farmaceutica.
Un’ironia fuori luogo, da parte di amministratori pubblici che hanno condannato la parte storica del paese ad una condizione di degrado e di abbandono totale.
Chissà se anche le voragini (no buche, voragini), aperte in via Grottoli che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini che vi transitano, dipendono dall’apertura della sede farmaceutica.
Comunque, siccome siamo gente ostinata, il ricorso alle chiacchiere calunniose da parte del Comune ci lascia indifferenti e, soprattutto, non fa altro che convincerci ancora di più della necessità di condurre con sempre maggiore determinazione questa ed altre battaglie per il paese.