NewTuscia – MONTEFIASCONE – Evidentemente l’abitudine alla polemica sterile e gratuita non viene mai meno. E’ cronaca di queste ore le esternazioni del redivivo Renato Trapé che, tra la fiumana di cose che dice periodicamente per attaccare l’attuale amministrazione Paolini, stavolta se la prende nientepopodimeno che con gli addobbi “cinesi”.
Sì, proprio così. La fiera del Vino non è ancora nemmeno iniziata (verrà inaugurata stasera con il tradizionale taglio del nastro) che il giudizio è già negativo.
Quello che contraddistingue spesso le amministrazioni comunali e locali del nord da quelle del centrosud è quello che l’ex ministro e dirigente della Lega, Roberto Maroni, ha denominato metodo ambrosiano nel suo ultimo libro. Ossia, in poche parole: la funzione dell’opposizione ai tempi in cui era stato presidente della Regione Lombardia (ma anche di tanti Comuni del nord) non è quella di attaccare gratuitamente e “preventivamente” le proposte della maggioranza solo per il fatto di essere fatte dalla parte politica avversa, ma bensì quella di costruire il miglioramento del territorio di competenza costruendo le alternative migliorative alle scelte della maggioranza. Ovviamente l’opposizione e i suoi esponenti dentro e fuori il consiglio comunale hanno ampio margine discrezionale e possono valutare anche fondate, volta per volta, le loro rimostranze.
Quello che succede a Montefiascone da anni, invece, spesso dalle stesse colonne, è che singoli personaggi (di solito Trapé) giochino quasi al tiro al bersaglio dell’attuale amministrazione Paolini. Stavolta oggetto del contendere sono nientepopodimeno che gli addobbi preparati per la festa del vino edizione 2019 e considerati “kitsch” e stile cinese, Singapore ed Hong Kong da Trapé. La domanda sorge spontanea: quanto hanno rilevanza dichiarazioni di tal fatta?
Ci concentriamo su come realmente andrà questa Fiera del Vino e sul riscontro turistico a consuntivo o giudichiamo i gusti voluti dagli organizzatori (la Proloco di Montefiascone) negli addobbi? Tra l’altro allestiti gratuitamente e con l’aiuto disinteressato e lodevole delle associazioni locali montefiasconesi? Magari sarebbe sempre logico attendere la due settimane di eventi e chiedere a gente e turisti che cosa ne pensano.
E, tutto ciò, non è un discorso politico ma di buon senso. Per quanto riguarda il degrado alla fontana di piazzale Mauri: chi la ricorda pulita e con acqua fresca e cristallina nei decenni passati?
–