NewTuscia – CASTEL GIORGIO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindaco di Castel Giorgio al Governo in merito alla decisione di autorizzare l’impianto geotermico di Castel Giorgio.

 

Gentili Signori,

è dovere di questa Amministrazione Comunale, a salvaguardia del territorio e della salute della cittadinanza, denunciare che i pareri tecnici recentemente forniti dalla Commissione Via in relazione all’impianto in oggetto, n.3025 del 31 maggio 2019 e n.3062 del 5 luglio 2019, sono inaccettabili e fuorvianti, in quanto tali da indurre le SS.VV. a prendere decisioni basate su dati incompleti.

Il grave problema è che sulla base di questi pareri potrebbe essere autorizzato dal Consiglio dei Ministri un impianto pericoloso per la salute della popolazione, per la salubrità delle acque e dell’aria del nostro Comune e dei comuni di una vasta area, oltre ai seri rischi di avvelenamento

del Lago di Bolsena, come evidenziati da una allarmata presa di posizione ufficiale della Regione Lazio (allegato A).

I pareri cui si fa riferimento sono stati espressi dalla Commissione VIA su richiesta della Presidenza del Consiglio, Dipartimento Coordinamento Amministrativo, allo scopo di fornire elementi utili ai fini del procedimento di rimessione ex articolo 14 quater della legge 241/1990. Richiesta effettuata per comprendere se gli elementi di novità portati alla Presidenza del Consiglio da varie parti in causa fossero tali da comportare la necessità di una nuova valutazione ambientale del progetto “Castel Giorgio”. Il Gabinetto del Ministro del MATTM, dopo consultazioni con il MISE, ha quindi dato indicazioni alla Direzione VIA perché la Commissione “in via preliminare ad ogni formale richiesta di riesame della valutazione di impatto ambientale dell’impianto di Castel Giorgio, si esprima in merito alla possibilità che gli eventi sismici verificatisi nell’estate-autunno 2016 in Italia Centrale, costituiscano elementi di novità tali da imporre una nuova valutazione”

La Commissione VIA ha quindi due volte – nel maggio e nel luglio 2019 – confermato il parere positivo n.1641 del 31.10.2014, emanato con decreto VIA positivo n 59 del 3.4.2015,

ed ha per questo motivo ribadito che nel parere n.1641, per argomentare la non pericolosità dell’impianto, si affermava che a Castel Giorgio c’è “una sismicità locale” con “magnitudo raramente superiore ai 3.5”. E “a conferma di questo quadro” veniva fornita una tabella che riportava i sismi verificatisi a Castel Giorgio “nel periodo marzo 1985 – giugno 2014” … “440 eventi di magnitudo compresa tra 0,8 e 3,4”.

Il parere n.3025 del maggio 2019 proseguiva poi in relazione agli eventi sismici del 2016, riferendosi a quelli avvenuti in modo distruttivo a partire dall’agosto nell’Italia centrale, affermando che quegli eventi non hanno avuto alcun effetto sulla sismicità naturale di Castel Giorgio.

Conclude quindi affermando che “non esistono pertanto ragioni che rendono necessaria una nuova valutazione ambientale del progetto”.

Questa risposta è veramente inaccettabile, così come lo era il parere 1641 del 2014, in quanto chiaramente ascientifici e capziosi, poiché omettono i fatti nascondendo la realtà.

Due eventi sismici molto importanti – i più importanti – vengono infatti del tutto taciuti – da questi pareri:

  • Dal parere n.1641, che produsse la valutazione VIA positiva per l’impianto, viene sorprendentemente escluso il grave terremoto del 6 dicembre 1957  di magnitudo 4,9, tale che – come riportano gli atti parlamentari della Camera dei Deputati del 16 dicembre 1957, ripresi da un parere negativo all’impianto dato dalla provincia di Viterbo – “500 case su 600 di Castel Giorgio  furono seriamente lesionate e per settimane tutta la popolazione rimase attendata per il prolungarsi del pericoloso sciame sismico… Inoltre le acque divennero imbevibili per un lungo periodo”.
  • Nel parere n.3025, nel rispondere alla recente richiesta del Governo che chiede di valutare elementi di novità, questi importanti elementi – capaci di modificare il quadro rassicurante precedente – vengono ingiustificatamente omessi. Nuovamente si esclude il terremoto del 1957 riportando dati a partire dal 1985. Si aggiunge una gravissima ulteriore omissione: non si fa alcuna menzione di un fatto nuovo rilevante, successivo alla VIA del 2014: il terremoto del 31 maggio 2016 di magnitudo 4.1, che si èverificato proprio all’interno del campo geotermico di previsto sfruttamento da parte del proposto impianto in corrispondenza del punto di remissione dei fluidi geotermici.  L’evento sismico generato ha creato gravi danni agli edifici, ancora oggi inagibili.

Le relazioni in nostro possesso di autorevolissimi professionisti hanno stabilito che quell’impianto produrrebbe comunque artificialmente sismi continui, suscettibili anche di innescare terremoti più importanti e distruttivi.

Ci domandiamo perché nello studio effettuato dalla Commissione siano stati tralasciati eventi così importanti preferendo deviare l’attenzione facendo riferimento solo ai più noti eventi sismici dell’Italia centrale a partire dall’agosto 2016, che nulla avevano a che vedere con Castel Giorgio, tacendo nel contempo sull’evento del 31 maggio 2016 con epicentro proprio nel campo geotermico del nostro comune.

Avendo ripresentato una tabella sismica dal 1985 al 2014 come base, ed evitando di citare i fenomeni sismici più importanti avvenuti poco prima e poco dopo, la commissione VIA ha capziosamente concluso che a Castel Giorgio l’attività sismica è praticamente irrilevante.

E’ evidente che si tratta di una voluta omissione dei dati tale da indurre in errore gli organi di governo che avevano chiesto chiarimenti in relazione alla realizzazione dell’impianto.

Tale manipolazione si riflette poi nell’altrettanta sorprendente risposta conclusiva data di conseguenza dalla Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali del MATTM il 17 giugno 2019, nella quale si afferma che gli eventi sismici che hanno colpito le aree interessate al progetto:

“sono simili a quelli che si sono verificati in passato in quelle aree; non costituiscono pertanto un elemento di novità”.

Il che è vero solo se tali dati vengono taciuti, come è avvenuto per il gravissimo terremoto del 1957 e per quello del 31 maggio 2016 e inoltre lo stesso documento della Direzione Via afferma:

“… questi eventi…. Per la loro distanza sono poco avvertiti dalla popolazione di Castel Giorgio…”.

Il che è vero certamente per i sismi lontani, ma non per quelli vicini ed in particolare per i due omessi dalla Commissione del 1957 e del maggio del 2016, che hanno avuto gravi e documentati effetti sulla popolazione, incredibilmente non menzionati né dalla Commissione né dalla Direzione VIA.

Questo significa travisare la realtà in modo evidente, nascondendo fatti molto rilevanti. Non c’è stata nessuna tranquillità sismica, anzi il contrario – come riportato in precedenza – grazie ad un terremoto verificatosi il 31 maggio 2016, per nulla tranquillo per la popolazione e per i suoi beni,  verificatosi proprio all’interno del campo geotermico di previsto sfruttamento. Queste sono omissioni molto gravi e pericolose, di fronte alle quali questa amministrazione non può tacere.

Non c’è da sorprendersi, visti i precedenti di questa commissione VIA, infarcita di denunce penali e di conflitti di interesse, della quale da tempo il Governo ha annunciato la sostituzione, ma alla quale continua incredibilmente a chiedere pareri e come se le procedure burocratiche

dovessero comunque ciecamente prevalere, anche nei loro aspetti più perversi, su una sana e corretta gestione politica a salvaguardia della cittadinanza e del territorio.

Il precedente parere VIA favorevole n. 1641 del 31.10. 2014 presentava una serie enorme di criticità, inducendo questa Amministrazione comunale di Castel Giorgio, unitamente a quelle di Acquapendente, Allerona, Bolsena, Grotte di Castro, Montefiascone, Castel Viscardo, Orvieto ed alla Provincia di Viterbo ad impugnare di fronte al Tar del Lazio il provvedimento con il quale il MATTM ha rilasciato giudizio positivo di compatibilità ambientale (decreto MATTM n.59 del 3.4.2015).

In particolare, come si può ancora dare credibilità ad una commissione VIA il cui Presidente di allora ed attuale, Ing. Guido Monteforte Specchi, è stato consulente privato della Società ITW&LKW proponente il progetto, anche mentre svolgeva le funzioni di Presidente della Commissione VIA. (vedasi nell’Allegato C i documenti che comprovano questa ufficiale attività di consulenza del Monteforte Specchi nei rapporti tra ITW&LKW e regione Umbria in relazione al progetto, e che suscitò una viva e indignata reazione della stessa Regione Umbria.)

Non occorre sottolineare che l’Ing. Monteforte Specchi, è stato in tutti questi anni, ed è tuttora in una posizione di indubbia influenza sulla Commissione VIA in quanto suo Presidente. Nel maggio 2019 risulta assente al primo parere tecnico n. 3025, ma presente e favorevole al secondo parere n.3062 del 5 luglio 2019.

Tutto ciò pone in grave ed inaccettabile rischio la sicurezza dei cittadini e dei loro beni in una vasta area.

Oltre questo scandaloso e manipolatorio comportamento della Commissione Via, in relazione al quale ricorreremo in tutte le sedi, va anche segnalato che non si capisce perché, proprio appoggiandosi sulle dubbie valutazioni di una commissione VIA infarcita di denunce penali e di conflitti di interesse, si voglia a tutti i costi procedere ad autorizzare un impianto  al quale si oppongono con fondatissimi argomenti politici, economici, sociali e scientifici, tutti i comuni di una vasta zona, la Regione Umbria e la Regione Lazio con ufficiali pareri degli organi tecnici della Regione che paventano un serissimo rischio di inquinamento del lago di Bolsena.

Alla commissione VIA è stato chiesto un parere in relazione ai nuovi fatti sismici, ed è stata fornita una risposta capziosa e deviante, ma doveva essere chiesto anche un parere in relazione ad altri rilevanti fatti nuovi emersi in questi anni e portati a conoscenza del Dipartimento DICA della Presidenza del Consiglio: come l’allarmata recente relazione tecnica della Regione Lazio sul possibile avvelenamento del lago di Bolsena, e la recente scoperta che i pozzi dell’impianto previsto finiscono per perforare in zone soggette a vincolo paesaggistico. (Si veda all’allegato D una sintesi degli elementi importanti – e non riportati all’attenzione della Commissione VIA –  dei quali tenere debito conto).

Una nuova e diversa commissione, indipendente, estranea a collaborazioni e cointeressenze con la società proponente, potrebbe certamente rendersi conto della realtà dei fatti, da anni travisata da questa commissione VIA a danno dei nostri cittadini.

Il vero problema che questa Amministrazione ha il dovere di sollevare è che non stiamo parlando solamente di pratiche burocratiche da accelerare o meno: qui è in gioco la salute dei cittadini, la sicurezza dei loro beni e delle loro attività economiche, l’integrità di un territorio, della sua terra,

delle sue acque e della sua aria. Della quale questa Amministrazione, ma anche questo Governo nazionale sono responsabili. Non è possibile accettare con leggerezza e superficialità pareri che forniscono pericolose conclusioni false basate su dati manipolati. Come Comune di Castel Giorgio non possiamo accettare questo modo di fare privo di etica, di dirittura morale e di qualsiasi rispetto per la salvaguardia delle popolazioni, solamente favorevole agli interessi di una inesperta e improvvisata società privata che non ha mai realizzato nemmeno un impianto di alcun tipo.

Questi pareri sono una ulteriore, evidente conferma della totale mancanza di credibilità e di affidabilità di questa Commissione VIA. Noi non accetteremo alcuna deliberazione che coinvolga i nostri cittadini e che si basi sul lavoro manipolatorio di questa Commissione. Ci aspettiamo che questo Governo nazionale risponda con rettitudine e senso di verità e giustizia.

Chiediamo pertanto, a salvaguardia della cittadinanza, di respingere il progetto, tenendo conto della non intesa della Regione Umbria, dei pareri contrari della Regione Lazio e delle amministrazioni della zona, o comunque di sospendere ogni procedimento attuale, in quanto fondato sulle valutazioni capziose della attuale Commissione VIA, e di procedere in tal caso ad una nuova Valutazione di Impatto Ambientale da affidare ovviamente ad una nuova Commissione priva delle pesanti criticità di quella attuale.

Certo della Vostra attenzione sull’argomento, comunico che i nostri legali sono stati attivati per intraprendere azioni nei confronti degli uffici e funzionari preposti alle valutazioni del progetto geotermico denominato “Geotermia Castel Giorgio.”

Porgo distinti saluti.

  Il Sindaco

                                                                                                                         Andrea Garbini

Lettera sindaco di Castel Giorgio su geotermia 29.07.19