NewTuscia – ROMA – “Abbiamo sottoscritto come Uiltrasporti Lazio un verbale di accordo di sostegno ai lavoratori, che contribuisce a dare strumenti certi per il raggiungimento del risultato previsto dall’ordinanza regionale del Presidente Zingaretti, che obbliga Ama SpA a liberare Roma entro 15 gg dalla emergenza rifiuti”. A dichiararlo il Commissario, Giancarlo Serafini, ed il Coordinatore regionale Alessandro Bonfigli, della Uiltrasporti Lazio, che proseguono:
“Come abbiamo fatto verbalizzare, siamo convinti che il bene comune debba essere responsabilità di tutti senza differenze di appartenenza. Pertanto, ogni lavoratore che, in questa fase di temporanea e molteplice azione di interventi, contribuisce fattivamente a ripristinare la normalità, ha diritto alla corresponsione di una indennità di maggior lavoro e ad ulteriori compensazioni previste dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
“Quanto abbiamo sottoscritto – proseguono i due sindacalisti – ha valore immediato fino alla cessata e constatata emergenza, ed avrà efficacia per tutti i lavoratori effettivamente presenti ed in esercitata prestazione sul territorio.
“Siamo certi che di fronte a questa grave emergenza, dovuta ad un’organizzazione del lavoro rigida e centralizzata inadatta ad una metropoli quale è Roma, la comunità aziendale saprà mostrare merito e capacità di intervento tempestivo, ma questa continua ed altalenante situazione di instabilità deve essere risolta una volta per tutte.
“Occorre – spiegano Serafini e Bonfigli – una nuova organizzazione del lavoro, attenta e mirata a soddisfare le diversità dei municipi, che dia a tutti i lavoratori la certezza e il consolidamento di un risultato economico inalterabile, solido e misurabile, in relazione agli obiettivi di volta in volta raggiunti.
“Al tavolo permanente unitario Ama vogliamo innanzitutto capire la situazione finanziaria dell’azienda, che come leggiamo nell’ordinanza regionale deve essere ufficializzata entro agosto. Vogliamo poi conoscere il Nuovo Piano Industriale di alta qualità di Ama, e non attraverso slides di grafici e programmi belli da leggere e raccontare ma impraticabili in una città che ha 15 municipi, ognuno delle dimensioni di una città italiana di medie dimensioni.
“Ogni residente romano – concludono – ha diritto a servizi qualitativamente soddisfacenti, tanto più che le tariffe pagate per il servizio sono le più alte d’Italia, e non ci potrà essere alcun patto di decoro e di lustro se non quello di responsabilità di questa azienda pubblica verso i cittadini e i lavoratori, azienda che deve diventare impresa industriale per il governo dell’intero ciclo dei rifiuti”.