Gaetano Alaimo

NewTuscia – VITERBO – I ballottaggi di Tarquinia e Civita Castellana, poi la verifica al Comune di Viterbo. Dovrebbe essere questa la stella polare dei prossimi eventi politici made in Tuscia dopo le ultime elezioni amministrative ed europee che, di fatto, hanno sancito la Lega come partito “padrone” del centrodestra e Forza Italia quasi a rischio estinzione.

Il sindaco Giovanni Arena, “bombardato” sia sul fronte amministrativo che politico, ha iniziato a capire che tira una brutta aria e, bisogna ammetterlo, negli ultimi giorni ha stretto le fila su tanti fronti. Il più importante e recente è certamente quello di Talete. Ieri la giunta ha firmato la transazione che autorizza lo sblocco dei conti correnti di Talete, pignorati solo pochi giorni fa per i crediti del Comune di Viterbo verso Talete, ed ora riaperti per la delibera di giunta che autorizza a chiudere la partita con Talete per 2 milioni e 473 mila euro che la società che gestisce il servizio idrico integrato in gran parte della Tuscia darà in 5 rate. La prima entro il 30 giugno prossimo, la seconda entro la fine dell’anno e le altre 3 entro ogni successivo 31 dicembre. A breve il legale del Comune chiederà lo sblocco dei conti al Tribunale e stipendi e altri movimenti economici di Talete saranno salvi.

Una necessità, per il primo cittadino, fare presto. In primis per il suo consenso ed immagine pubblici, intaccati in modo forte dopo il pignoramento dei conti Talete. Ma fare presto anche per altri fronti. Quello politico è davanti agli occhi: la Lega ha solo due assessori e, certamente, ne chiederà un altro per riequilibrare le forze in campo. Il “caso Viterbo” ha anche i buoni risultati di Fratelli d’Italia che, a loro volta, non staranno a guardare eventuali concessioni del sindaco a Fusco & co.
I rotelliani giocano come baricentro della coalizione che guida Palazzo dei Priori. Se la Lega chiede, FdI non potrà fare che unirsi. A meno che non si decida collegialmente di lasciare tutto invariato ed andare avanti provvedimento per provvedimento. Ma è un’ipotesi da escludere. Si spera che la “transumanza” da Lega a FdI e in senso opposto non si riverifichi, anche se ora è Forza Italia ad essere a rischio spopolamento per il magro risultato elettorale conseguito.

Dicevamo l’iperattivismo di Giovanni Arena che, dopo avere risolto il discorso Talete, inaugurato ieri il parcheggio delle Fortezze (prima ridotto a uno sterrato pieno di rovi ed ora degno parcheggio asfaltato), avviato un dialogo a tutto campo con i suoi alleati per ridiscutere gli equilibri di maggioranza, nelle ultime ore ha anche accolto i tifosi della Viterbese per farsi da mediatore con i Camilli per farli recedere dalla voglia di lasciare la società di via della Palazzina.
Nel mezzo la querela a Chiara Frontini per i manifesti pubblici sui costi dopo un anno di gestione di Palazzo dei Priori targata Arena: lo si può criticare su altre vie ma non per la determinazione su quelli che potremmo definire principi. Il sindaco di passare per spendaccione non ci sta e rilancia, pare, prove alla mano.

Intanto la pagina di Arena vola con centinaia di like su ogni post e un aggiornamento che, per un sindaco di Viterbo, non si era mai visto. Giulio Marini usicchiava i social, ma saltuariamente e senza una strategia precisa; Leonardo Michelini, dopo i numeri sui costi per la gestione della sua pagina che erano stati preventivati, lasciò stare e la pagina rimase bloccata fino alla sua uscita da Palazzo dei Priori. Invece no, Giovanni Arena è un sindaco “digitale” e, almeno su questo punto, ha fatto un grande lavoro di comunicazione. O, almeno, di propaganda…sui contenuti non abbiamo del tutto approfondito…