NewTuscia SUTRI – Il reliquario della Santa resterà nella diocesi di Civita Castellana per la venerazione dei fedeli, dal 22 al 24 maggio, ospitato nella Concattedrale Santa Maria Assunta in Sutri.
L’urna, proveniente da San Benedetto del Tronto e contenente una costola della santa, verrà offerta alla devozione dei fedeli. In programma ci sono lodi, rosari, adorazioni eucaristiche, processioni e veglia sul tema “Bernadette incontra i giovani”. Il 24 maggio Santa Messa con unzione degli infermi presieduta dal vescovo diocesano monsignor Romano Rossi, poi processione nel “centro storico” di Sutri, prima del trasferimento delle reliquie alla diocesi di Montepulciano.
Chi era Bernadette Soubirous? Marie-Bernarde Soubirous detta Bernadette è nata a Lourdes il 7 gennaio del 1844, da François Soubirous e Louise Castérot. È conosciuta per le apparizioni mariane alle quali riferì di aver assistito in una grotta del suo paese natale presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi. A lei, povera e analfabeta, appare più volte la «Signora vestita di bianco”, divenuta nota poi come Nostra Signora di Lourdes, cui l’allora quattordicenne Bernadette avrebbe assistito. Gli accadimenti di cui fu protagonista la giovane Bernadette hanno reso Lourdes uno dei principali luoghi di pellegrinaggio per chi professa la fede cattolica, diventando un centro di culto mariano fra i più importanti della storia.
Eppure Bernadette sin dall’inizio non ha vita facile nel farsi credere dalla Chiesa cattolica del tempo. In tanti la prendono per un’imbrogliona. Sottoposta a rigorosi interrogatori, risoluta e paziente, la pastorella non cade mai in contraddizione. Neanche davanti ai vescovi, una cinquantina, che a turno la incontrano per provare la sua attendibilità, mentre, senza il loro placet, la grotta di Massabielle s’ingrossa di devoti della Vergini. A ciascuno dei suoi esaminatori Bernadette racconta sempre la stessa versione. “Non sono stata incaricata di farvi credere – replica a chi resta scettico –. Sono stata incaricata di riferire”.
Nell’apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: «Io sono l’Immacolata Concezione». Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l’Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo Bernadette non poteva saperlo.
A ventidue anni la giovane mantiene fede alla promessa di farsi suora rifugiandosi a Saint-Gildard, la casa madre della Congregazione delle suore della carità di Nevers. Qui un tumore alle ginocchia la porterà alla morte a soli 35 anni. Per tutta la sua vita da religiosa non rinuncerà mai alle consegne ricevute dalla Vergine: preghiera e penitenza per la conversione dei peccatori. Beatificata nel 1925, è stata canonizzata, sempre da papa Pio XI, nel 1933.
La ringrazio per la sua attenzione e per quanto le sarà possibile fare, in merito ad una segnalazione sulla sua testata. Distinti saluti.
Don Giancarlo Palazzi