di Stefano Stefanini

NewTuscia – ORTE – Si terrà questa sera, come ormai di tradizione, alle ore 21,15 la  Catechesi di mons. Romano Rossi, vescovo di Civita Castellana la Catechesi  sul tema “Gesu’ Fratello, la fratellanza nella bibbia” nella Chiesa di Santa Maria di Loreto presso il complesso degli “Ospedali Riuniti” nel Centro Storico.

L’iniziativa di approfondimento biblico e morale fa parte e completa la  programmazione “Incontri in preparazione al Venerdì Santo” ed è rivolta, oltre ai Confratelli delle storiche Confraternite della città, a tutti i fedeli ed a coloro che intendono approfondire il messaggio biblico per calarlo nella vita di ogni giorno.

Il mondo greco, per dire amore aveva due parole principali, “eros” e “philia”, che non esaurivano le sue molte forme, ma che offrivano un registro semantico più ricco del nostro per declinare questa parola fondamentale della vita. Un lessico che era capace di distinguere il “ti voglio bene” detto alla donna amata dal “ti voglio bene” detto a un amico, e allo stesso tempo riconoscere che il secondo non era né inferiore né meno vero del primo. Il cristianesimo, poi, ha aggiunto una terza parola greca per dire un’altra tonalità dello stesso amore, già presente nella Bibbia ebraica e, soprattutto, già presente nella vita. Questa terza parola è “agape”, l’amore che sa amare chi non è desiderabile e il non-amico…

La Bibbia, esperta in umanità, conosce molto bene la grammatica delle relazioni e dei sentimenti umani, e ci dona pagine meravigliose sull’amicizia. E così usa la stessa parola – ahavah – per descrivere l’amore tra padre e figlio, l’amore tra un giovane e una giovane.

Ricordiamo che le Confraternite rappresentano l’aggregazione multiforme di uomini e donne che, a partire dall’epoca medievale  e attraverso i secoli, “ha curato il servizio delle famiglie e delle persone più deboli e povere, creando con contributi personali e lasciti testamentari, le varie opere di soccorso e assistenza, chiese, ostelli ed ospedali, ma anche iniziative legate alla cultura religiosa ed all’arte”, tutte quelle attività che non rientravano propriamente nelle competenze del comune.

Così mons. Delfo Gioacchini riassumeva in uno dei suoi studi tale fenomeno di volontariato, che nel tempo ha saputo colmare e risolvere questioni sociali quali l’assistenza morale e materiale delle fasce più povere della popolazione. Le Confraternite Riunite di Orte hanno conservato le strutture di rappresentanza con il rettore generale, Roberto Rondelli, il camerlengo, i furieri ed un responsabile del patrimonio artistico e le denominazioni: della  Misericordia, di Santa Croce, del SS. Sacramento, della Trinità, di San Pietro, dello Stennardino, di Santa Maria delle Grazie, di Sant’Antonio e del Rosario.