NewTuscia – VITERBO – L’arrivo della primavera, delle prime giornate calde e delle passeggiate all’aria aperta potrebbe non essere positivamente accolta dagli oltre 20 milioni di italiani che si ritroveranno a combattere contro le allergie, in particolare a quelle dovute dai pollini la cui concentrazione aerea raggiunge in questo periodo dell’anno i massimi livelli.
Ad esserne colpiti dalle allergie stagionali non sono solo gli adulti ma anche molti bambini, circa 1,2 milioni. I principali disturbi? Congestione nasale, prurito insistente al naso, congiuntivite, mal di resta, asma e tosse.
Essendo la portata del fenomeno particolarmente importante, l’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid) ha promosso un decalogo con le indicazioni su come difendersi al meglio per prevenire i disturbi provocati dalle allergie primaverili.
È consigliabile limitare il tempo trascorso all’aperto proprio nelle ore centrali delle giornate, ovvero quando la concentrazione di pollini tende ad essere maggiore.
Non aprire le finestre nelle ore più calde del giorno. E’ preferibile farlo al mattino o in tarda serata, ovvero quando la concentrazione di polline dell’aria diminuisce.
Tenere i finestrini chiusi quando si viaggia in macchina e, quando possibile, usare e sostituire annualmente i filtri antiparticolato.
Lavare il corpo e i capelli quotidianamente. I pollini si depositano facilmente sui capelli, pertanto c’è il rischio di respirali anche durante il riposo notturno, provocando notevoli disagi.
Evitare di stare all’aria aperta dopo che ha piovuto. La pioggia riduce in piccoli frammenti il polline che può così raggiungere più facilmente le vie respiratorie.
Consultare quotidianamente il calendario dei pollini.
Lavare più frequentemente rispetto agli altri mesi dell’anno tende e tappeti. Altrimenti, qualora se ne abbia la possibilità, eliminare temporaneamente almeno i tappeti in quanto deposito di particelle allergizzanti.
Durante le passeggiate, o sport all’aria aperta, indossare una mascherina e gli occhiali da sole.
Evitare tutti quei luoghi nei quali è stata da poco falciata l’erba.
Evitare di assumere farmaci senza aver prima consultato il proprio medico curante.