GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
NewTuscia – Il 15 marzo si è celebrata la giornata Nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA). Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in Italia, alcuni studi pubblicati, rilevano una percentuale compresa tra lo 0.2 e lo 0.8% per l’anoressia e dell’1-5% per la bulimia, in linea con i dati forniti dagli altri paesi.
Anoressia nervosa e bulimia nervosa colpiscono con maggiore frequenza le giovani donne (16-17 anni per la prima, 18-19 per la seconda) ma oggi l’età di esordio si è abbassata e non è raro trovare disturbi del comportamento alimentare anche tra bambini e pre-adolescenti.
Non è facile capire se un familiare o un amico ha un DCA, ma vi sono alcuni segnali riconoscibili che possono farne sospettare la presenza. Tra questi:
- saltare abitualmente i pasti abitualmente
- lamentare di essere grassi, anche quando si è in una condizione di peso normale o addirittura sottopeso
- pesarsi e guardarsi allo specchio assiduamente
- ripetere continuamente di aver già mangiato o allontanarsi all’improvviso per andare a mangiare fuori per evitare di farlo a casa
- cucinare grosse quantità di cibi elaborati ma mangiare poco o nulla di quello che si ha preparato
- in presenza di altre persone, mangiare esclusivamente cibi ipocalorici, come lattuga e sedano
- rifiutare o provare disagio nel mangiare in luoghi pubblici, tipo i ristoranti
- consultare siti web sull’anoressia
È difficile sapere cosa fare quando si sospetta che una persona cara possa avere un disturbo dell’alimentazione. In genere, infatti, chi ne è colpito tende a nascondere il problema o mostra un atteggiamento difensivo nei confronti delle proprie abitudini alimentari e del proprio peso e nega di star male.
I disturbi dell’alimentazione possono compromettere piu’ o meno reversibilmente il benessere della persona soprattutto per ciò che riguarda l’aspetto fisiologico, psichico e sociale.
Tra i piu’ diffusi disturbi si ricorda:
- anoressia nervosa (AN), si verifica quando una persona cerca di mantenere il proprio peso corporeo molto al di sotto della norma, facendo ricorso a digiuni e ad intensa attività fisica
- bulimia nervosa (BN), si manifesta quando una persona alterna momenti di alimentazione incontrollata (abbuffate) a momenti in cui si provoca il vomito o prende lassativi, nel tentativo di non far aumentare il peso corporeo
- disturbo da alimentazione incontrollata (DIA), si verifica quando una persona sente l’impulso incontrollabile di consumare grosse quantità di cibo in poco tempo e, subito dopo, è assalita da un’intensa sensazione di sconforto per ciò che ha fatto
- Esiste, inoltre, una gamma di condizioni intermedie, i cosiddetti disturbi dell’alimentazione non specificati (DANS) che, pur presentando somiglianze con l’AN, la BN e il DIA, non corrispondono pienamente ai criteri diagnostici fissati per essi.
La maggiore responsabilità nel causare i disturbi dell’alimentazione è attribuita ai modelli presenti nella società che mostrano come desiderabili figure eccessivamente magre e spingono (pressione sociale), soprattutto i giovani, a cercare di somigliargli. Tuttavia, le cause di questi disturbi sono complesse ed è più corretto considerarli come il risultato di fattori genetici, biologici e psicologici che una volta scatenati da eventi ambientali particolari, danno inizio al disturbo. Altri elementi, poi, contribuiscono al suo mantenimento nel tempo.
I fattori di rischio che accrescono la probabilità di sviluppare un disturbo dell’alimentazione includono:
- storia familiare in cui sono presenti persone con disturbi dell’alimentazione, depressione o abuso di sostanze
- critiche ricorrenti sulle proprie abitudini alimentari, l’aspetto fisico e il peso corporeo
- eccessiva attenzione a mantenersi magri, soprattutto se combinata con una necessità lavorativa, come accade per esempio per ballerini, modelle e atleti di alcune discipline, o con la pressione sociale
- tratti di personalità ossessiva, disturbi d’ansia, bassa autostima, tendenza al perfezionismo
- esperienze particolari, come abusi fisici e psicologici o la morte di una persona cara
- relazioni difficili con familiari, colleghi o amici
- situazioni particolarmente stressanti al lavoro, a scuola o all’università
È possibile richiedere informazioni sui disturbi descritti contattando il Numero Verde SOS Disturbi dell’alimentazione 800.180.969 oppure rivolgendosi a professionisti o Centri specializzati.
Dott.ssa Alessia Fuschino
Biologa nutrizionista
Dir. settore Alimenti e Nutrizione presso CSEA – Viterbo
Tel. 0761399033