NewTuscia – NewTuscia – Riceviamo e pubblichiamo. Risulta quantomeno strano ed inconsueto che Giulia Ragonese, nella veste di Presidente del Consiglio Comunale di Vetralla, ruolo super partes di garanzia e imparzialità, si lanci nell’arena politica speculando su un argomento tanto sensibile come l’asilo nido rivolto a bambini piccolissimi, fragili e meritevoli di ogni attenzione. Altrettanto strano è anche che la stessa Giulia Ragonese, nella veste di Consigliera comunale, delegata alle pari opportunità e alle politiche giovanili, eletta nella lista di maggioranza, non faccia valere le proprie posizioni, seppur legittime, nelle sedi istituzionali dedicate con un’invasione nelle competenze della Giunta comunale a gamba tesa, lasciando increduli su quanto, per puro interesse personale, si possano stravolgere i fatti e la realtà.
La situazione e le decisioni adottate riguardo le tariffe dei servizi a domanda individuale sono state spiegate ed argomentate più volte e da mesi ai rappresentanti dei genitori, in commissione consiliare permanente, in occasione della discussione delle delibere propedeutiche al bilancio, ed in maggioranza.
L’aumento delle tariffe si è reso necessario per far fronte ai costi per il mantenimento del servizio di asilo, i quali sono divenuti oramai considerevoli, stante l’assoluta eccellenza del servizio reso avvalorata dal consistente aumento del numero degli iscritti, passati in 2 anni da 27 a 52.
La scelta deriva dalla consapevolezza che la copertura dei costi del servizio di asilo nido risultava eccessivamente a carico della totalità della popolazione, quindi, si è ritenuto più corretto incidere maggiormente su coloro che ne usufruiscono direttamente, mantenendo comunque alta la qualità.
Inoltre le tariffe non sono state di fatto aumentate, ma adeguate all’importo minimo previsto dallo Stato per il “bonus nido”, che per il 2019 è stato aumentato a 1500 euro annui, corrispondenti a 136 euro mensili per 11 mesi. Giova ricordare che l’aumento della tariffa full time, per i redditi ISEE fino a € 11.200,00, è di soli € 5,00 mensili!!!
Sono state pertanto corrette alcune evidenti anomalie che riguardavano le tariffe part time troppo basse rispetto al full time e per questo adeguate alle tariffe dei comuni limitrofi, atteso che, da contratto, la frequenza mensile viene pagata per intero dal Comune al Gestore anche per chi frequenta part time e che l’orario part time previsto dall’apposito regolamento comunale è comunque di 6 ore giornaliere, dalle 7 alle 13.
La decisione è stata ponderata, condivisa e assunta responsabilmente al solo scopo di tutelare e valorizzare il servizio che è notoriamente eccellente, fornito da personale qualificato e svolto in una struttura sicura ed adeguata.
Resta fermo l’impegno dell’Amministrazione a rivedere le tariffe qualora il contributo statale venisse ridotto e dei Servizi Sociali comunali ad intervenire per far fronte a situazioni di disagio e fragilità che dovessero emergere, come hanno sempre fatto, stanno facendo e faranno.
Per qualsiasi chiarimento e delucidazione si ricorda che i Servizi sociali comunali sono aperti e disponibili negli orari di ufficio e si prega pertanto di chiedere informazioni alle Figure, sia politiche che tecniche, competenti ed informate diffidando da Cercatori di facili consensi, Incantatori di serpenti e Dispensatori di amorevoli consigli.
L’Assessore ai Servizi alla Persona del Comune di Vetralla
Anna Maria Palombi