NewTuscia – VITERBO – Dovranno risarcire i familiari, i due medici di Mammagialla che il 23 maggio 2011 si sono occupati del brigatista Luigi Fallico, deceduto in seguito a quelle che ora sono state accertate come cause di malasanità.
Fallico, attivo negli anni ’80 nelle Brigate Rosse sotto il nome di Gatto e conosciuto successivamente come fondatore delle Nuove BR come Gigi il Corniciaio, sarebbe trovato morto durante il sonno per un infarto; il ritrovamento del corpo è avvenuto nella sua cella situata nel bracci dei detenuti politici.
Prima del decesso aveva detto ai compagni di sentirsi febbricitante e due giorni prima il detenuto era stato visitato dai medici imputati di omicidio colposo, perché tormentato da dolori al petto e pressione sanguigna alta. Dopo la somministrazione di tachipirina e diuretici, era stato riportato in cella senza altri esami clinici, ma con la visita cardiologica fissata a pochi giorni di distanza.
Nel curriculum dell’uomo, romano di 59 anni e recluso dal 2009 a Viterbo a scopo preventivo, tra le più gravi, figurano accuse di terrorismo e di banda armata nel caso del presunto attentato progettato alla Maddalena per il G8 e quello alla caserma livornese “Folgore”, oltre alla costituzione di una nuova formazione di Brigate Rosse.
Adesso i medici sono stati condannati a quattro e sei mesi con sospensione della pena, oltre ad un risarcimento personale di 10mila euro insieme alla Asl di Viterbo.