NewTuscia – RONCIGLIONE – Carabinieri del Ris tornano nella casa di via Papirio Serangeli dove nella prima settimana di febbraio la 25 enne Maria Sestina Arcuri è caduta dalle scale.

La casa è quella della nonna del fidanzato, fin dall’inizio il sospetto principale di quello che potrebbe non essere un incidente, e la signora ottuagenaria sarebbe una testimone. Li ha visti cadere entrambi dalle scale; Maria Sestina e il nipote, Andrea Landolfi Cudia, erano rientrati nell’abitazione intorno alle 2.00 dopo aver trascorso la serata in un pub in compagnia del figlio piccolo di lui, e sarebbero scivolati entrambi.

Il resoconto collima con quello di Landolfi, che continua a ripetere la versione secondo cui Maria insistendo nel non voler andare in ospedale, abbia cercato di dormire, ma dopo una notte trascorsa tra dolori alla testa e capogiri si sia decisa a chiamare il 118. A quel punto però era troppo tardi, a Belcolle è arrivata, ma in coma, e per morire il giorno seguente.

Ma a destare dubbi sulla veridicità della testimonianza e far credere che possa essersi trattato di un litigio finito male, ci sono alcune testimonianze. Non ultima quella secondo cui la ragazza appariva nella sera in questione un po’ intimidita durante una discussione con il fidanzato. Discussione che comunque si è svolta in modo civile e piuttosto pacato.

Il compito di far chiarezza è lasciato ai Ris e all’autopsia del medico legale Mauro Bacci.