NewTuscia – VITERBO – Sulla società Francigena e l’arrivo dei nuovi bus, la vera barzelletta l’ha scritta l’amministrazione Michelini, e, visti i risultati alle elezioni di giugno, non ha nemmeno fatto ridere tanto i viterbesi. Resto, quindi, basito del fatto che il consigliere Ricci voglia riaccendere i riflettori su questa scorante vicenda. Per dieci mesi, da settembre 2017 a giugno 2018 l’amministrazione Michelini, di cui Ricci era autorevole esponente, ha lasciato senza risposte la società Francigena che incessantemente faceva presente a lui e ai suoi compagni di coalizione, la necessità di effettuare un aumento di capitale, senza il quale non poteva procedere all’acquisto dei bus e quindi al rinnovo parziale della flotta, in previsione della dismissione di circa dieci bus euro zero a gennaio 2019. L’aumento di capitale con la giunta Michelini non è stato mai fatto. Che ora Ricci condanni la nuova amministrazione per non aver provveduto al suo “immediato insediamento”, quando lui e la sua squadra di governo l’hanno rinviata alle calende greche, denota ancora una volta la miopia del centrosinistra, pronto a pretendere dagli altri ciò che esso stesso si prende la libertà di non fare. Ricci dice: ‘Non è stato facile da parte mia prevedere nel bilancio 2017 600 mila euro (prestito da rimborsare in cinque anni da parte della Cassa Depositi e Prestiti) per l’aumento di capitale per Francigena per finanziare l’acquisto di nuovi mezzi’.

Beh, assessore, pensi quanto sia stato poco facile per noi spendere soldi che lei ha lasciato sulla “carta”: ora che finalmente la nostra amministrazione il 20 novembre ha disposto l’aumento di capitale sociale, quei soldi potranno effettivamente essere spesi dalla società Francigena. Per quanto riguarda, invece, il momentaneo ridimensionamento delle linee, va precisato che se da un lato è stato disposto in attesa di avere i pullman nuovi, è anche vero che, e la futura implementazione di un nuovo grafo di rete lo testimonia, in un certo senso razionalizza i vari passaggi dei mezzi, spesso fatti a vuoti per carente se non assente utenza. Tant’è che i mezzi di Francigena nel 2018 hanno percorso, quasi inutilmente, dieci mila chilometri in più. Pertanto ritengo che non esista la drammaticità con cui   Ricci descrive l’attuale quadro del trasporto pubblico urbano.  Tornando al presente: il 20 novembre 2018, come richiesto dall’amministrazione comunale, la società Francigena ha proceduto: all’aumento di capitale e all’aggiudicazione definitiva per la fornitura di 4 autobus modello Citymood 10 per un totale di euro 863.816, il cui contratto sarà firmato nel gennaio 2019 per problemi  non imputabili alla Società partecipata, né tanto meno al Socio Unico, il  Comune di Viterbo, ma a causa del cambiamento di management di Industria Italiana Autobus avvenuto a dicembre 2018. Il quinto Autobus da 10,50 mt e  altri due dia 7,50 mt saranno acquistati una volta avuto il benestare del mutuo da parte di Banca Intesa per il resto del finanziamento (€ 600.000).E’ bene sapere che Francigena s.r.l. aveva già ottenuto tale mutuo, ma il mancato aumento di capitale richiesto da Francigena al Comune già da dicembre 2017  ha fatto scadere nel giugno 2018 (Amministrazione Michelini) la pratica con la Banca costringendo la Società a richiedere il collaterale nel momento in cui sarà effettivo l’aumento di capitale, con il versamento del capitale sottoscritto.

In pratica in dieci mesi la Giunta Michelini non fa nulla e la Giunta Arena in cinque chiude la partita.

L’Assessore alle Partecipate

Enrico Maria Contardo