NewTuscia – La Patologia Orale è una branca dell’odontoiatria, che si occupa dello studio degli aspetti clinici, anatomo-patologici e terapeutici delle malattie che interessano i tessuti molli della cavità orale ed i tessuti delle regioni periorali. Del resto, il cavo orale è spesso sede di anomalie anatomiche e di lesioni, che si manifestano sottoforma di bolle, chiazze bianche o rosse, escrescenze, erosioni ed ulcerazioni.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, si tratta di condizioni benigne, di origine infettiva o traumatica. Tuttavia, vi sono alcune manifestazioni che necessitano di particolare attenzione, in quanto derivate da problematiche sistemiche, che possono avere un’evoluzione maligna.
Risulta, quindi, evidente, che l’individuazione precoce di tali lesioni, può fare veramente la differenza nella prognosi a breve o a lungo termine. Desideri attuare un controllo preventivo, in modo da scongiurare tale tipo di disturbi? Cerca uno studio dentistico Milano, in cui operino dentisti in grado di accertare la presenza di lesioni ed, eventualmente, di garantire un pronto intervento.
Le patologie maggiormente riscontrare nel cavo orale
Solitamente, le patologie che colpiscono il cavo orale sono:
- infettive (Herpes Virus, Papilloma Virus);
- fungine (Candida, Mughetto)
- autoimmuni (Lichen Planus, Pemfigoide mucoso)
- neoplastiche benigne (cisti mucose, fibromi, papillomi, angiomi) e lesioni precancerose (leucoplachie, eritroplachie);
- intolleranze locali ai materiali odontoiatrici (Lesioni lichenoidi).
Estremamente importate, come accennato poco sopra, è la diagnosi precoce. Per tale ragione, qualora si individuino lesioni sospette, che non guariscono dopo due settimane (15 giorni), è necessario prenotare una visita dal medico dentista, in modo da appurare in tempi brevi di che cosa si tratta. Ma come si individuano le lesioni del cavo orale? E come ci si deve comportare qualora si palesi alla vista qualcosa di anomalo? Vediamo di rispondere a tali domande.
Diagnosi e biopsia: informazioni utili
Per individuare in maniera precoce eventuali lesioni, è bene attuare un regolare autoesame del cavo orale, guardando e palpando l’interno delle labbra e delle gengive, ruotando la testa indietro, in modo da osservare il palato, esaminando la lingua in tutte le sue superfici, specialmente quelle inferiori e laterali, valutando la presenza di linfonodi ingrossati a livello del collo e tenendo sotto controllo eventuali piaghe e macchie, che tendono a non guarire.
Tuttavia, fondamentale è anche il dentista, poiché è in grado di riconoscere alcune manifestazioni o sintomi, non facili da interpretare. In caso di necessità, tale figura può richiedere l’attuazione di una biopsia, una procedura chirurgica semplice, che deve essere eseguita da operatori dotati di adeguate conoscenze dell’anatomia chirurgica del cavo orale.
La biopsia, mediante l’esame istopatologico del frammento di tessuto prelevato, ha lo scopo di studiare la lesione, così da venire a conoscenza di fondamentali elementi diagnostici e prognostici, altrimenti impossibili da acquisire. Di norma, se la lesione è piccola, si procede con una biopsia escissionale, che comporta l’asportazione completa della lesione, attuando, al contempo, anche un’azione terapeutica, altrimenti viene eseguita una biopsia incisionale, che prevede il prelievo di un solo pezzo ed il trattamento verrà attuato in un secondo momento.