NewTuscia – VITERBO – Otto anni e 8 mesi al camorrista Ignazio Salone e 5 anni e 4 mesi ad Elena Grancea. E’ questo l’esito del giudizio con rito abbreviato, effettuato dal Gip Francesco Rigato, per la rapina che, nel marzo scorso, colpì la gioielleria Bracci di Viterbo. In pieno centro. In pieno giorno. In tutto coinvolte 4 persone nella rapina: oltre ai due condannati, l’autore materiale del colpo e “il palo”, anche Stefan Grancea e sua sorella Jenela, ex compagna del Salone: per loro ci sarà il processo ordinario.

Come si ricorderà, Salone fece irruzione nella gioielleria Bracci armato di pistola e, per l’abilità di Mario Bracci nell’andare nel suo ufficio per prendere la sua pistola e sparando un colpo in aria, poi ci fu una fuga scomposta di tutta la gang. Solo per un caso il tutto non si trasformò in tragedia.

Quindi le indagini lampo degli inquirenti che portarono all’identificazione dei colpevoli. Per chi era dentro la gioielleria, che fu legato con alcune fasce a mani e piedi, tanta paura ma, per fortuna, nessuna conseguenza fisica.