Gaetano Alaimo
NewTuscia – VITERBO – Oggi si chiude ufficialmente il periodo dedicato al Trasporto della Macchina di Santa Rosa 2018. E’ iniziato il 22 agosto con il montaggio a tempo di record di Gloria e si chiude oggi con lo smontaggio.
Il quarto Sollevate e Fermi di Gloria, l’ideazione di Raffaele Ascenzi, si chiude all’insegna della quasi perfezione. Un Trasporto impeccabile, ancora più curato dal punto di vista delle luci, ed un quinto percorso c
he, nel 2019, significherà la scelta se prorogare ancora Gloria o bandire un nuovo concorso di idee.
C’è chi ha paragonato Gloria al Volo d’Angeli: parliamo non di qualcuno a caso ma nientemeno che di Lorenzo Celestini, “monumento” del Trasporto. Il paragone è legato alla tradizione che torna negli elementi architettonici e stilistici della Macchina che hanno riportato un parere generale molto positivo dei Viterbesi verso questo modello.
Acclarato il successo per Gloria ora serve fare un bilancio dell’aspetto turistico e promozionale. Bene le dirette streaming e televisiva, così così gli aspetti collaterali come, ad esempio, il controllo dei più esagitati saliti sulla fontana dei leoni a piazza delle Erbe e chi ha lasciato ogni tipo di sozzura per terra. Insieme a ciò l’ordinanza comunale sul divieto di sedie ed altri intralci sul percorso della Macchina che, di fatto, non è stata rispettata da tanti. La promozione dell’evento 3 Settembre parte anche da maggiore dedizione nel controllare che ordinanze e ordine pubblico vengano rispettati. C’è da dire che quest’anno la gente era davvero tanta, considerando che le tribune erano solo a piazza del Plebiscito: ci sono le attenuanti ma dal 2019 serve rivedere l’aspetto applicazione delle ordinanze sicurezza.
Insieme a ciò la presenza di turisti per il Trasporto, che è certamente molto cresciuta. Manca ancora una logistica e un sistema di gestione, per un evento che sta diventando nazionale e non solo, davvero all’altezza della situazione. L’unico negozio con souvenirs legati a Santa Rosa è quello che sta sulla salita che percorrono gli stessi Facchini nell’ultima tappa: in più chiuderà tra poche ore con lo smontaggio di Gloria. Non è concepibile che non si sviluppino piccoli negozi e rivenditorie un po’ in tutto il centro storico: è questo il primo ed inequivocabile segnale di una città veramente turistica e, ovviamente, l’apertura deve essere annuale, magari con tanti altri oggetti, ma i gadget legati al Trasporto non possono mancare.
Altro fatto segnalato dai turisti interpellati è l’aspetto pulizia urbana.
Nei giorni successivi al Trasporto le scale davanti alla basilica di Santa Rosa sono state prese d’assalto per iniziative come la fagiolata sotto la Macchina. Tutto ciò è positivo, ma la mattina seguente gli eventi della sera prima tantissima sporcizia è spesso rimasta per terra: dalle cicche di sigarette a cartacce di snack passando per escrementi di uccelli mai puliti ai lati delle scale e in quelle laterali. Ricordiamo, negli scorsi anni, suore della basilica di Santa Rosa uscite armate di scopa per pulire. Tutto ciò non è più concepibile in un’ottica di sviluppo turistico e accesso di Viterbo nei canali di turismo internazionale. Serve maggiore e più immediata pulizia: nessun problema, invece, la sera del 3, quando tutto il percorso era pulito entro la mattina seguente al Sollevate e fermi!
Prossima tappa sarà professionalizzare quanto detto per una vera promozione dell’evento Macchina di Santa Rosa.