Simone Stefanini Conti  e  Stefano Stefanini

NewTuscia – ROMA – E’ stata una celebrazione vibrante, che i 90.000 giovani hanno animato con entusiasmo, pur sotto un sole cocente d’agosto, dopo aver camminato per giorni alla volta di Roma e dopo la Giornata di sabato, vissuta intensamente con l’incontro e il “confronto” del Circo Massimo, stretti dalle “braccia materne” del Colonnato del Bernini di piazza san Pietro.

Abbiamo registrato una straordinaria comunione, la forza che solo la coerenza dei giovani, seppur affaticati dalle giornate di cammino e dal sabato al Circo Massimo, riesce a trasmettere a papa Francesco ed alle comunità religiosa e civile.

I 90.000 giovani riuniti a piazza San Pietro han no partecipato alla celebrazione presieduta dal presidente dei vescovi italiani e arcivescovo di Perugia, card. Gualtiero Bassetti. Centinaia  i sacerdoti e le religiose,  120 i vescovi presenti. Tutta la chiesa italiana era rappresentata nella piazza battuta dal sole di agosto, ma rinfrescata da tanta acqua distribuita dalla perfetta organizzazione e dal refrigerio dei getti di acqua lanciati da due punti piazzati vicino alle fontane  dell’ellisse del Bernini.

Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha ringraziato i tanti giovani che nell’esperienza dei Cammini, antichi itinerari dei Pellegrini, hanno sperimentato la fatica, ma anche la solidarietà del cammino comunitario, quando si cammina con qualcuno vicino si scambiano esperienze, ci si aiuta, si condividono le difficoltà e si gioisce insieme per le bellezze dei borghi, delle chiese, della natura attraversata nel viaggio in unità di intenti.

Il cardinale Bassetti ha manifestato tutta la vicinanza della chiesa al mondo giovanile. Alle domande di autenticità, alle critiche che i giovani hanno mosso verso atteggiamenti di incoerenza, di scandalo,  di cattivi esempi.

I giovani vanno accompagnati con coerenza, con rispetto e con l’esempio alla crescita personale ed alla costituzione di comunità civili e religiose coerenti, al servizio del Bene comune.

Durante l’attesa dell’arrivo di papa Francesco in piazza San Pietro, l’arcivescovo di Panama, José Domingo Ulloa Mendieta, una religiosa ed una ragazza hanno invitato i presenti alle Giornate della Gioventù del prossimo gennaio 2018, in programma in Panama.

Papa Francesco, dopo un interminabile, entusiatico percorso in “papamobile”, letteralmente sommerso dall’entusiamo dei “novantamila presenti”, nel corso del quale abbiamo notato ha abbracciato, benedetto e baciato almeno una diecina di bambini, si è‘ rivolto con parole forti ai ragazzi.

 Papa Francesco ai giovani: con  coraggio prendete in mano la vostra vita. Mirate alle cose più belle e profonde e conservate un cuore libero. Ricordate “E’ buono non fare il male, ma è male non fare il bene”. Per ben due volte ha fatto ripetere ai giovani presenti questo motto.

Anche le  nostre Diocesi, Viterbo, Civita Castellana, Tarquinia Civitavecchia, in particolare i  gruppi giovanili parrocchiali,  sono state coinvolte  sabato  nell’evento ..” Da mille strade in cammino per Roma “,

in particolare nell’incontro di sabato al Circo Massimo, in cui  papa Francesco ha ascoltato le domande dei giovani ed ha posto la chiesa italiana e universale in ascolto ed in preparazione  del  Sinodo dei Giovani, in programma per il prossimo autunno e in preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù che si svolgeranno nel gennaio 2019 a Panama.

E bene ricordare la scrupolosa attenzione  di papa Francesco per i giovani, che si e’ riversata a tutte le Chiese Locali:   Un mondo migliore si costruisce anche grazie e soprattutto a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità”. Non abbiate paura di fare scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare.

Questo  chiede papa Francesco nella lettera indirizzata ai giovani di tutto il mondo, con cui accompagna il Documento preparatorio del Sinodo sui giovani, in programma per  il  prossimo ottobre.

Il Pontefice afferma il desiderio della Chiesa di “mettersi in ascolto” della  voce dei giovani, per questo li invita a  “far sentire il loro grido”.

La Chiesa desidera mettersi in ascolto della voce dei Giovani.

“Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro. Pure la Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori”.

Ai giovani linvito a costruire una  “Terra nuova intesa  come una società più giusta e fraterna che i giovani desiderano profondamente e che vogliono costruire fino alle periferie del mondo.

“Il Papa vuole imprimere una scultorea motivazione umana ed ecclesiale del prossimo Sinodo sui giovani, nella consapevolezza che l’età giovanile richiede di essere adattata alle differenti realtà locali”.    Così il segretario generale del Sinodo dei vescovi, cardinale Lorenzo Baldisseri, presentando in Vaticano il documento preparatorio della 15esima assemblea generale ordinaria del Sinodo, in programma per l’ottobre 2018, sul tema: ‘I giovani, la fede e il discernimento vocazionale’.

Ricordiamo che nel convegno dei giornalisti dellUnione  Cattolica della Stampa Italiana,  svoltosi a Viterbo lo scorso  febbraio su Comunicazione e fake news, incentrato sul messaggio di papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni Sociali 2018, si è riflettuto in particolare sul collegamento inscindibile tra buona comunicazione e dialogo tra  giovani e mondo contemporaneo, in particolare sulla riflessione del Pontefice:

 Solo questo libera luomo: «La verità vi farà liberi» (Gv 8,32).  Liberazione dalla falsità e ricerca della relazione: ecco i due ingredienti che non possono mancare perché le nostre parole e i nostri gesti siano veri, autentici, affidabili. Per discernere la verità occorre vagliare ciò che asseconda la comunione e promuove il bene e ciò che, al contrario, tende a isolare, dividere e contrapporre. La verità, dunque, non si guadagna veramente quando è imposta come qualcosa di estrinseco e impersonale; sgorga invece da relazioni libere tra le persone, nellascolto dei  giovani, fautori  di un futuro che appartiene ai loro sogni, progetti e realizzazioni di vita.

Papa Francesco ha concluso il suo intervento, più volte interrotto dagli applausi dei giovani, nel suo stile augurando un buon ritorno alle comunità locali, per portare alle città, alle famiglie ai coetanei la testimonianza,  la forza di affrontare e vincere le sfide di ogni giorno con lo spirito di  queste giornate di profonda amicizia e entusiasmo giovanili. Grazie ragazze e ragazzi di aver ascoltato l’invito a vivere l’autenticita del Vangelo di  Gesù.

Al termine dell’incontro e della recita dell’Angelus Papa Francesco ha benedetto l’immagine della Madonna di Loreto e il Crocifisso di San Damiano che parlo’ a Francesco di  Assisi,  che i giovani italiani porteranno in dono alla chiesa e ai giovani di Panama per le Giornate Mondiali della Gioventù il prossimo gennaio 2019.

(Foto di Simone Stefanini Conti)