NewTuscia – ORVIETO – Non senza orgoglio il Comune di Orvieto è stato partecipe tra i promotori per rendere il Monte Peglia patrimonio mondiale UNESCO per la biodiversità, e non senza soddisfazione annunciamo che questo obbiettivo è stato raggiunto. La portavoce del M5S, Lucia Vergaglia, ha richiesto che fosse l’intero Consiglio Comunale ad aderire ed in qualità di presidente pro tempore della II Commissione ha promosso la presenza ed una non rituale ma probabilmente necessaria e pubblica audizione nella sede consiliare del comitato promotore nella persona dell’Avv. Francesco Paola al fine di poter avere una illustrazione compiuta e dopo una serie di richieste di delucidazioni da parte dei consiglieri si è arrivati al voto unanime del Consiglio anche per rafforzare e promuovere politicamente l’atto. Una scelta che rende tutti gli orvietani egualmente rappresentati nel momento della scelta di presentare la candidatura UNESCO ed egualmente vincitori oggi che le Nazioni Unite hanno riconosciuto il valore dei nostri territori. Dunque non una volontà delle sole giunte ed amministrazioni ma una proposta partecipata e condivisa anche dalle minoranze.
«C’è soddisfazione e consapevolezza che si aprono nuove strade per lo sviluppo dei nostri territori, anche se senza i toni trionfalistici che rilancia chi parla dell’equivalenza di questo riconoscimento con un controvalore economico immediato di due milioni di euro. Purtroppo gli studi di PricewaterhouseCoopers pubblicati su “Il valore dell’arte” e basati sull’indice Rac, cioè su una misura del ritorno economico degli asset culturali nei siti Unesco, vede gli Stati Uniti, con la metà dei siti rispetto all’Italia, vantare un ritorno commerciale di 16 volte quello italiano, mentre i numeri di Francia e Regno unito si assestano tra 4 e 7 volte quelli italiani.
La realtà quindi è che si tratta di un riconoscimento di grande valore e, se siamo così bravi da farne fondamento per nuovi spazi di crescita del territorio, il vero lavoro comincia adesso e sarà una sfida per tutti noi. Per investire energie culturali e politiche e fare in modo di scalare il gap con gli statunitensi, e con gli altri paesi europei, non accontentandoci del prestigio ottenuto ma rendendolo vivo e protagonista dell’offerta culturale, scientifica e turistica dei nostri territori oltre che, naturalmente, di quella turistica. Non un traguardo dunque ma una nuova strada da percorrere e far percorrere alle attuali e prossime amministrazioni ed agli attuali investitori, imprenditori e cittadini, ed in prospettiva alle generazioni che seguiranno. Come forza politica locale, e di governo nazionale, sosteniamo questa iniziativa, promuoviamo la maggiore partecipazione e ci rendiamo personalmente disponibili ora che si deve immaginare la governance e l’applicazione delle migliori pratiche ed iniziative per la nuova riserva affinché si possa trasformare in una formidabile e preziosa risorsa gestita come fattore di unicità attrattiva di opportunità da creare. L’auspicio è che non diventi l’ennesima potenzialità di Orvieto che non viene attivata e il monito è dato dal fatto che siamo in un frangente dove la mancanza di visione e pianificazione in un contesto internazionale si traduce in colpevole inerzia » Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle, Consiglio comunale della città di Orvieto.