di Simone Stefanini Conti
NewTuscia – PARMA – A Parma si è svolto recentemente il XXIV congresso dell’Acri che ha riunito nel capoluogo parmense le Fondazioni Bancarie e le Casse di Risparmio italiane.
La grande forza delle nostre città, che oggi sono il motore delle nazioni e dell’Europa, nasce principalmente da un’alleanza tra pubblico e privato e dall’esigenza del pubblico di appoggiarsi al grande contributo umano, intellettuale e operativo del privato e delle Fondazioni.
A Parma, come in gran parte delle città italiane, il Welfare di comunità, l’innovazione delle piccole e medie imprese, la rigenerazione urbana e delle infrastrutture, la qualità del terzo settore non potrebbero essere nemmeno concepibili senza l’apporto, il sostegno e il contributo delle Fondazioni.
Lo ha affermato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che, in qualità di vice presidente dell’Anci, ha portato i saluti dell’Associazione aprendo, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, il 24esimo congresso dell’Acri che riunisce nel capoluogo parmense le Fondazioni bancarie e le Casse di risparmio.
Pizzarotti ha evidenziato come “viviamo un momento storico in cui il pubblico da solo non ha la forza sufficiente per portare avanti idee, progetti, sogni e ambizioni. Oggi noi istituzioni – ha aggiunto – ci troviamo sul tavolo più problemi che soluzioni, più domande che risposte”.
Proprio per questo “è importante che le istituzioni e le Fondazioni, pubblico e privato, compiano lo stesso cammino: perché nel tempo della ‘Confusione globale’ è essenziale una grande alleanza, che abbia come missione migliorare la qualità della vita degli italiani”.
Da qui l’auspicio del vice presidente Anci perché si rinsaldi un’alleanza già forte e si cammini diritto, facendo delle nostre ambizioni dei progetti per l’Italia e per Parma, così da coniugare l’ideale con il mondo del realizzabile. Questo, oggi, ci chiedono a gran voce i cittadini”, ha concluso Pizzarotti invitando il presidente Mattarella a tornare in occasione di Parma 2020, quando la città sarà Capitale italiana della Cultura.
Dal presidente della Conferenza delle Regioni italiane, Stefano Bonaccini “Congratulazioni” e “auguri di buon lavoro” sono stati espressi, in una lettera inviata al neo Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“L’agenda europea, con la nuova definizione del Quadro Finanziario pluriennale, e i tempi stringenti che ci separano dalla predisposizione della Legge di bilancio 2019 – scrive Bonaccini – rendono quanto mai auspicabile un percorso di concertazione istituzionale, di cui, sono certo, Ella saprà farsi interprete.
Le Regioni e le Province autonome sono disponibili, non appena la sua agenda lo consentirà, ad un incontro per condividere un percorso basato su alcune priorità. A tal fine abbiamo anche elaborato alcune proposte per definire, attraverso un accordo Stato-Regioni, un Patto per la crescita e lo sviluppo sostenibile, dando ossigeno – conclude Bonaccini – a una politica di investimenti sul territorio”.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni ha inviato anche un telegramma di congratulazioni per “l’importante mandato ricevuto” e auguri di buon lavoro al neo Ministro per gli Affari Regionali, Erika Stefani. “Contiamo sulle sue pregresse e importanti esperienze politiche e amministrative per valorizzare l’attività della Conferenza Stato-Regioni, un luogo in cui è possibile realizzare progetti di governance condivisa. Le Regioni sono disponibili ad avviare una stretta collaborazione e sarà mia cura – conclude il telegramma di Bonaccini – sottoporle presto alcune importanti questioni sospese che attengono al rapporto determinante tra lo Stato e le Regioni, affinché su tali temi possa riprendere il confronto istituzionale”.