di Stefano Stefanini
NewTuscia – ROMA – La Repubblica italiana compie 72 anni e le celebrazioni del 2 giugno, come ormai da qualche anno, non saranno una esibizione delle Forze armate, ma una festa di tutti gli italiani. Non solo di quelli che indossano la divisa.
I sindaci italiani apriranno la parata come simbolo dell’Unità della comunità nazionale. Con una tradizione istituita dal 2 giugno 2016 alla parata, privata dell’aggettivo «militare», sfileranno anche 500 sindaci in rappresentanza degli ottomila Comuni italiani, selezionati tra tutti i primi cittadini che hanno aderito all’invito dell’Anci. Saranno i sindaci, con le loro fasce tricolori, ad aprire la sfilata ed è una novità assoluta, pensata per sottolineare che il 2 giugno si festeggia prima di tutto la comunità nazionale e l’unità d’Italia. In questo nuovo quadro l’omaggio delle Forze armate sarà solo una parte, non più il cuore delle celebrazioni. D’altronde, precisa il Ministero della Difesa, a queste è dedicata la festa del 4 Novembre.
La Festa della Repubblica è anche la Festa dei Comuni, Istituzione democratica principale della nostra Italia.
E’ questo il senso della presenza alla cerimonia del 2 giugno a Roma, in primo luogo alla sfilata delle Forze armate in Via dei Fori Imperiali, di una folta ‘pattuglia’ di 500 sindaci e amministratori, guidati dal presidente del Consiglio Nazionale ANCI e sindaco di Catania Enzo Bianco, in rappresentanza ideale degli 8mila colleghi delle Città metropolitane, dei Comuni piccoli e grandi di ogni parte d’Italia.
presenza dei sindaci vuole testimoniare il loro impegno, la loro quotidiana battaglia pacifica per dare risposte ai bisogni dei cittadini. I comuni e le Città sono la rete della Repubblica a tutela dei valori costituzionali e democratici su cui si regge il nostro Paese.
La presenza dei Comuni alla Festa del 2 giugno come la prosecuzione del “cammino della memoria” del Centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, per comprendere il valore assoluto della pace e della cooperazione a livello europeo e mondiale. I sindaci intendono con la loro presenza a Roma rivolgere un ‘grazie’ delle comunità civiche alle Forze armate e alle Forze dell’ordine per la tutela della sicurezza dei cittadini.
E’ questo il significato, profondo e vissuto ogni giorno, dell’Unità nazionale. La presenza dei Comuni alla Festa del 2 giugno intende testimoniare due momenti importanti: in primo luogo, la prosecuzione di quel ‘cammino della memoria’ della conclusione Prima Guerra Mondiale, che – partendo dalle iniziative del Ministero della Difesa e delle Forze armate – sta coinvolgendo scuole, famiglie, comunità e cittadini; un modo per ricordare la nostra storia, ma soprattutto di comprendere il valore assoluto della pace e della cooperazione a livello europeo e mondiale.
L’altro momento che l’ANCI e i sindaci intendono testimoniare con la loro presenza a Roma è un “grazie” – forte e chiaro – alle Forze armate, alle Forze dell’ordine, a tutti gli uomini e donne impegnate ogni giorno, nei territori dei Comuni e delle Città, a garantire la sicurezza dei cittadini dalle minacce che possono derivare da un quadro internazionale particolarmente complesso.