NewTuscia – Lo scorso weekend si è svolto un evento molto importante per quel che concerne il mondo dell’odontoiatria. Nello specifico, si parla del VII Workshop di Economia Odontoiatrica di Cernobbio che si tiene a Villa D’Este con cadenza annuale.

I dati emersi sono molto positivi per il settore, perché è stato appurato che, dopo un lungo periodo di crisi economica che, come è facile immaginare, ha colpito duramente anche odontoiatri e dentisti, si torna a respirare.

Gli italiani hanno ripreso ad andare dal dentista e a prestare attenzione alla cura dei loro denti e, per questo motivo, il settore è in netta ripresa. A dirlo ci pensano due ricerche, i cui risultati sono stati incrociati. La prima è una ricerca svolta dal CENSIS, che ha preso in considerazione un campione di italiani, mentre la seconda è svolta dall’ANDI, che ha preso in esame i soci.

Da entrambe le ricerche emerge in maniera chiara che il settore si sta riprendendo e che gli italiani sono tornati negli studi odontoiatrici.

Analizzando i dati relativi ai pazienti, si nota che, rispetto al 2014, nell’anno 2016 gli italiani hanno speso sia per  visite che per cure una somma pari a 7,8 miliardi di euro, il che significa che c’è stato un incremento del 9,3%. Chi si reca dal dentista più spesso? Anche questo dato parla chiaro. Almeno una volta all’anno vanno dal dentista soprattutto le persone benestanti e coloro i quali hanno una laurea. I meno abbienti e le persone con livelli di studio inferiori ci vanno meno spesso anche se, è da sottolineare, anche quelle percentuali sono in aumento.

Per quel che concerne la prevenzione, le differenze tra persone più e meno benestanti si accentuano ancora di più. Il 38% degli italiani non abbienti non fa visite di controllo e questo è un dato che si spera possa cambiare al più presto.

Nonostante il quadro abbastanza positivo, infatti, il Censis ha altresì rilevato che ben 17 milioni di italiani non sono mai andati dal dentista per effettuare una visita di controllo e ben 1 milione di loro non è mai andato dal dentista in vita sua. Dati molto poco incoraggianti anche se si prende in considerazione la fascia di età che va dai 6 ai 14 anni. Qui il 70% del totale non ha fatto la visita annuale di controllo ai denti!

Si nota come gli italiani senza un adeguato reddito cerchino di arrangiarsi e di evitare, per quanto possibile, di andare dal dentista. Altro dato da prendere in considerazione, che si inserisce sempre in questo discorso, è quello che ci mette dinanzi all’evidenza dei fatti: 3,7 milioni di italiani hanno acquistato delle cure odontoiatriche a prezzo basso e senza alcuna garanzia sulla qualità delle stesse.

Un settore, quindi, che sta pian piano rimettendosi in piedi ma che è ancora in fase di ripresa. Proprio per questo motivo, è importante rimanere informati su tutto quel che concerne il settore odontoiatrico. Come? Sfruttando delle utili risorse come il portale https://dottordentista.com/, in grado di fornire tutto il supporto necessario per prendersi cura dei propri denti nel migliore dei modi e, soprattutto, per capire come prevenire eventuali problemi.

Dopo aver analizzato il punto di vista dei pazienti, è utile passare ai dati che riguardano i dentisti. Uno studio portato avanti dal Servizio Studi ANDI che ha preso in analisi un campione rappresentativo degli odontoiatri ci dice che il 57,1% dei dentisti ha dichiarato di aver lavorato entro i limiti della propria disponibilità nel 2017, mentre l’11% ha dichiarato di aver lavorato anche di più del solito. Più pazienti, diverse prestazioni offerte e, soprattutto, più soldi investiti anche in tecnologia e personale.  Il tutto ha fatto lievitare i profitti: il 21,5% dei dentisti dichiarato ricavi maggiori nel 2017 rispetto al 2016.