NewTuscia – VITERBO – Abbiamo illustrato le linee guida del piano di sviluppo per Viterbo, partendo dalla città termale e dal rilancio del centro storico ma oggi vogliamo evidenziare un altro concetto che ci sta particolarmente a cuore: la qualità del lavoro.
Molto spesso non basta avere un lavoro per vivere dignitosamente, occorre avere un lavoro che abbia una garanzia di durata, che sia attento alle norme di sicurezza, che non sia sottopagato o, addirittura, al nero.
Le morti sul lavoro sono diventate la quotidianità e i diritti fondamentali sono stati cancellati dalle politiche neoliberiste. Molto spesso gli infortuni mortali derivano dal mancato rispetto delle norme sulla sicurezza ma anche dalla mancata o parziale regolarizzazione del lavoratore .
Cosa si può fare allora in un Comune come Viterbo per restituire dignità al lavoro? Ed essere d’esempio per datori e imprese?
La prima misura è quella di introdurre clausole all’interno dei contratti di appalto del Comune che tutelino i lavoratori e che garantiscano contratti dignitosi.
Ma oggi c’è anche altro.
ll Comune di Napoli ha redatto un nuovo regolamento sulle concessioni del suolo pubblico che può dare maggiori tutele ai lavoratori con una parte specifica sul lavoro nero.
Il comune revocherà la concessione di utilizzo di suolo pubblico agli esercizi che hanno lavoratori non regolarizzati. Questo sarà possibile con un protocollo di intesa con l’Ispettorato del Lavoro che, una volta entrato a regime, sarà parte integrante della delibera contro il lavoro nero insieme a questo regolamento.
Ciò è frutto di mobilitazioni, denunce e visite all’Ispettorato del Lavoro, da parte dei lavoratori e di una realtà sociale che si sente sempre più oppressa.
Si tratta di un segnale concreto per combattere la piaga del lavoro nero ed è nostra intenzione sostenerlo e applicarlo nella realtà di Viterbo, per garantire ai lavoratori i loro legittimi diritti e alle aziende oneste il giusto riconoscimento.
Lavoro e Beni Comuni
Paola Celletti, candidata sindaco