NewTuscia – CIVITA CASTELLANA – Elisa Bianchini della Federazione dl Sociale dell’Usb Viterbo è intervenuta agli incontri, organizzati dalla rete No bavaglio e dal comune di Civita Castellana, sui temi della giustizia, dell’anticorruzione e dell’importanza dell’informazione.
Il sindacato di base, su invito del sindaco Angelelli, ha partecipato con entusiasmo al ciclo di incontri sui temi della giustizia e della lotta alla criminalità, tenutisi nella cittadina di Civita Castellana. Temi fondamentali, maggiormente nel territorio della Tuscia, che solo apparentemente non ne è toccata. In realtà, i sistemi mafiosi, come ha ribadito Don Luigi Ciotti, hanno solo cambiato strategia, rendendola meno visibile ad un occhio distratto. Essi hanno ridotto l’uso del braccio militare e del sangue per incentivare quello economico, infiltrandosi nelle concessioni, negli appalti e negli organi statali.
Nel corso degli incontri è stata ribadita l’importanza dello studio e dell’approfondimento; il sapere di seconda mano è deleterio, conduce solo alla diffusione di false notizie, spesso incoraggiate dalla politica, che incentivano sistemi razzisti e discriminatori. L’approfondimento e la ricerca, invece, consentono al singolo di prendere coscienza di ciò che veramente avviene.
I quattro incontri si sono conclusi con la presenza di Don Luigi Ciotti che ha ribadito con forza la differenza tra giustizia e legge, portando come esempio il caso italiano. Nel nostro Paese, negli anni, sono state introdotte leggi discriminatorie, a tal punto, da creare due sistemi penali: uno per gli italiani e uno per i migranti. Ad oggi, le leggi che calpestano le persone sono legali, ma non per questo giuste.
“Non facciamo della legalità un idolo -ha concluso Don Ciotti- il fine non è la legalità, essa può essere tutt’al più, un mezzo, il fine è la giustizia. Il fine è la giustizia sociale intesa come diritti, casa e lavoro”.
La Federazione del Sociale dell’Usb Viterbo si batte da anni su questo tema e rilancia a gran voce le parole di Don Ciotti. Tali parole non devono rimanere lettera morta, ma entrare nell’orizzonte collettivo sia individuale sia istituzionale.
Usb Viterbo, Federazione del Sociale
Elisa Bianchini