NewTuscia – Al di là del giudizio politico, non possiamo non sottolineare come il Governo Renzi-Gentiloni abbia attivato numerosi bandi di finanziamento, dedicati a promuovere l’attrazione degli investimenti nelle zone del Centro Italia colpite dal sisma, misure che hanno riscosso molto successo; sono, inoltre, in arrivo ulteriori 30 milioni di Euro destinati alle piccole e medie imprese che vogliono investire nei comuni e nei territori ubicati nell’area del Cratere sismico di Rieti. Il 13 aprile scorso ha avuto luogo l’open day nella Sala dei Cordari a Rieti, completamente dedicato a presentare questa nuova misura; il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha, infatti, annunciato che, dopo gli 11 milioni che sono stati finanziati nei mesi scorsi, stanno per arrivare questi nuovi fondi regionali e statali.
Come abbiamo già accennato, ammontano già a 11,2 milioni le risorse che sono state investite nell’area compresa tra Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti e Rivodutri, i 15 comuni inseriti nella lista di quelli cui spettano le facilitazioni finanziarie e fiscali previste dal Decreto Legge del 9 febbraio 2017; del totale erogato, 5 milioni sono stati concessi in forma di piccoli contributi a fondo perduto per sostenere gli investimenti produttivi delle piccole attività economiche, 3 milioni sono stati, invece, destinati, come prestiti a tasso agevolato, alle microimprese e gli ultimi 3,2 milioni sono stati erogati, sotto forma di finanziamenti a tasso zero, alle imprese che avevano, e ancora hanno, visto che il bando è ancora aperto, la necessità di ottenere liquidità per pagare delle spese, tra cui anche le imposte. In tutto sono già state finanziate 700 PMI.
Sono, invece, sei le misure in arrivo per i 30 milioni annunciati, tutte incentrate sul sostegno di quelle imprese o che fanno parte dell’area interessata o che hanno intenzione di investire per il suo rilancio. Sottolineiamo come questo tipo di intervento possa rappresentare un’opportunità unica per chi deve rimettere in sesto la propria casa la propria azienda e che, magari, non sempre ha la possibilità di avere accesso ai finanziamenti classici, come il prestito ristrutturazione(vedi dettagli su http://www.calcoloprestito.org/guida/ristrutturazione), per citare uno di quelli più gettonati, perché non possiede le garanzie necessarie
Scendendo nel dettaglio della dotazione complessiva, 3 milioni a fondo perduto sono destinati agli investimenti produttivi delle microimprese ancora in graduatoria e 2 milioni verranno erogati per il bando “Fondo Futuro”, che ha l’obiettivo di promuovere la costituzione di nuove aziende; 4,9 milioni sono, invece, dedicati a quelle imprese che abbiano realizzato, o abbiano intenzione di realizzare, degli investimenti produttivi fino a 1,5 milioni, mentre 6,7 milioni sono stati riservati per le imprese che affronteranno, o hanno già affrontato, investimenti superiori a 1 milione e mezzo di Euro. Altri 4,6 milioni di euro andranno, infine, alle imprese turistiche, mentre i restanti 9 milioni circa sono destinati agli imprenditori che intendono beneficiare del credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali che effettueranno entro il 31 dicembre 2019.