NewTuscia – FABRICA DI ROMA – E’ dal primo di Aprile che ha riaperto i battenti alle visite del fine settimana la Chiesa di S. Maria di Falleri a Fabrica di Roma. Il monumento è gestito, con apposita convenzione con la ex Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, direttamente dal Comune di Fabrica di Roma che ne cura la apertura e la manutenzione con personale comunale. Ma il grande piacere di chi lavora per la valorizzazione della chiesa e del comprensorio archeologico di Falerii Novi e della Via Amerina, è quello di avere già a febbraio-marzo ottenuto dei numeri importanti di presenze e di interesse.
A quattro giorni dalla ufficiale riapertura sono già un decina i gruppi che hanno visitato la chiesa, provenienti da tutta l’Italia , ma anche dal Giappone , dal Belgio e dalla Francia. Debitamente registrati dal libro delle firme dei visitatori che è gelosamente custodito all’interno della chiesa. Il vero boom c’e stato , oltre che dai gruppi, anche dalle presenze su iniziativa personale, specialmente a Pasquetta,dato che oramai si conosce abbastanza bene il sito ed anche su internet: Molto utilizzato dal turista “di nicchia”, le foto e le notizie su Falerii Novi e sulla Chiesa di S. Maria, abbondano. Addirittura il sito Trip Advisor e le sue recensioni ne fanno un quadro confortevole per il Comune e per coloro che con i loro sforzi contribuiscono alla fruizione di un bene culturale e storico di primo livello.
L’esperienza dice che tra poco arriveranno le scuole della provincia e del circondario, i gruppi provenienti dalle agenzie viaggi e molto farà sicuramente il classico passaparola di chi c’è già stato e che ha avuto una buona impressione . Si sta lavorando per migliorare il legame con le più importanti associazioni nazionali che tutelano e valorizzano gli straordinari tesori che la nostra Regione offre, in modo di avere un maggiore e più dinamico rapporto che di certo conviene a tutti.
Si ricorda che la chiesa è aperta di Sabato e Domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 con qualificata assistenza , per la Via Amerina e la zona del Cavo degli Zucchi la visita è invece libera, basta avere rispetto e cura di preservare l’area archeologica.