NewTuscia – VITERBO – Ancora 2 operai morti sul posto di lavoro, a Crotone, mentre un altro versa in gravissime condizioni. L’Usb prepara la mobilitazione ad oltranza, a partire da domani con due ore di sciopero

“Giuseppe e Dragos sono gli ultimi due lavoratori uccisi dal loro lavoro, insieme ad altri 154, solo dall’inizio dell’anno –ha denunciato a gran voce l’Usb- senza contare i migliaia di infortuni, nel 40% dei casi neanche riconosciuti”.

In Italia, si continua a morire di lavoro a causa dell’assenza totale di prevenzione e delle leggi liberticide, che deresponsabilizzano i datori.

L’Usb Viterbo manifesterà domani, davanti la sede del servizio ispettivo della Asl, per denunciare i controlli inesistenti, i continui tagli e il personale, ormai, ridotto al minimo.

“I lavoratori, costretti a turni estenuanti, con paghe ridicole, non possono neanche scioperare contro lo sfruttamento quotidiano, che subiscono e per la sicurezza sul posto di lavoro. Infatti, i governi, con la complicità dei sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, continuano a demolire il diritto di sciopero, colpevolizzando i lavoratori”.

Il sindacato pretende dalle istituzioni, compreso il futuro Parlamento, che venga fermata la strage, modificando le leggi liberticide, potenziati i controlli per la sicurezza e le sanzioni per quei datori che non rispettano la normativa. Infine il diritto di sciopero va ripristinato nella sua totalità per tutti i settori lavorativi, sia pubblici sia privati.

“Se lo Stato non interviene saranno i lavoratori a mobilitarsi con tutti gli strumenti di lotta necessari a fermare questa strage –ha concluso l’Usb Viterbo- Invitiamo tutti a partecipare domani, dalle 10:00 alle 12:00, al presidio di fronte il servizio ispettivo della Asl di Viterbo, in via Enrico Fermi”

Usb Viterbo

Elisa Bianchini