NewTuscia – VITERBO – ”Sono giorni che faccio fatica a rispondere a telefonate, messaggi e alle persone che incontro per strada che mi chiedono spiegazioni sul perché, nonostante Forza Italia sia prima tra le liste e io, pur essendo il più votato della lista, non sono entrato. E’ davvero complicato spiegare che i voti della lista non hanno consentito di far scattare il settimo consigliere”, spiega Daniele Sabatini.
Intorno a questo punto ruota la questione principale della conferenza che si è svolta a Viterbo nella giornata di oggi e che lo ha visto protagonista. La provincia viterbese non ha un proprio consigliere alla Regione dal momento che l’assegnazione dei seggi avviene non in base ai voti presi quanto al rapporto tra questi e il numero della popolazione. Non sono bastate 4620 preferenze al candidato di Forza Italia per ottenere il settimo seggio, ma nonostante l’ovvia amarezza Sabatini non abbandonerà il suo ruolo nei confronti delle amministrazioni e dei cittadini locali, inoltre non esclude una sua candidatura a sindaco del capoluogo della Tuscia.
Si dichiara a favore di una rivalutazione di questa legge elettorale che ha portato, oltre tutto, una notevole dispersione di voti, e nonostante sia lungi dal considerare un bene la gestione delle circostanze attuali in mano a Pd e M5s, rimane preoccupato per la situazione generale, dal momento che neanche Zingaretti ha ottenuto una maggioranza in grado di portare stabilità nel governo della Regione, cosa preferibile al rischio di una gestione provvisoria con i conseguenti problemi di finanziamenti.
Ringrazia invece la città di Viterbo, dalla quale ha avuto la prova manifesta dell’approvazione della gente, piazzandosi primo tra i vari candidati.