di Kateryna Palazzetti

Orte
NewTuscia – ORTE – Grande partecipazione da parte della comunità locale si è registrata venerdi 23 febbraio scorso al Convegno promosso dal Comitato per la riapertura della linea ferroviaria storica Civitavecchia-Capranica-Sutri-Orte presieduto da Raimondo Chiricozzi e tenutosi presso il palazzo comunale di Orte, inerente il “Progetto integrato del centro Italia e ferrovia dei due mari”, incentivato dall’approvazione da parte della Camera dei Deputati del disegno di legge sulle ferrovie turistiche.
Oltre alla partecipazione delle autorità locali rappresentate dal Sindaco Angelo Giuliani, dal Vicesindaco Stella Fuselli e dai privati direttamente interessati al progetto, erano presenti anche alcuni sindaci dei comuni attraversati dalla tratta ferroviaria Civitavecchia – Capranica – Orte.
È stato evidenziato nel corso del dibattito il ruolo strategico della città di Orte, avvalorata anche dalla presenza dell’interporto che giocherebbe un ruolo centrale, allorquando la tratta ferroviaria in questione verrà messa in funzione, incoraggiando gli scambi commerciali e portando ricchezza diffusa ai territori interessati. Ne ha parlato il presidente della UIRNET, Marcello Mariani, in particolare della PNL piattaforma logistica nazionale dell’Unione degli Interporti Italiana, sistema avanzato di gestione e programmazione della movimentazione delle merci e di programmazione della logistica degli Interporti.
Mentre Luca Lupi dell’Autorità Portuale di Civitavecchia ha approfondito i dati della movimentazione di merci e passeggeri del Porto, anche in prospettiva della riacquista funzionalità della linea Civitavecchia Orte.
Vincenzo Peparello presidente di Confesercenti Viterbo ed esperto di turismo della Tuscia ha delineato i tratti del Progetto Integrato Centro Italia.
Oltre che da un punto di vista ambientale, passaggio dalla gomma alle rotaie con conseguente riduzione dell’inquinamento, questo tratto ferroviario porterebbe all’attenzione dei turisti imponenti opere di ingegneria ferroviaria risalenti agli anni Trenta del Novecento e di grande interesse dal punto di vista dell’archeologia industriale oggi dimenticate e inaccessibili ma che il resto del mondo ci invidierebbe se solo sapesse che ci sono (vedi viadotto sul fiume Mignone e ponte di Ronciglione).
L’apertura di questo tratto ferroviario permetterebbe ai turisti e a molti residenti amanti del territorio di riscoprire piccoli borghi del centro Italia, movimentando il flusso turistico, che conseguentemente genererebbe lavoro alla popolazione e alle piccole attività locali.
La strada è ancora lunga ma il desiderio è l’impegno di vedere la realizzazione di un obiettivo portato avanti dagli anni 80 del Novecento é tanto, esattamente come avvenne per la realizzazione dell’interporto che sembrava non potesse mai vedere la luce a causa degli infiniti ostacoli economici, burocratici e politici ma che, grazie al costante impegno e alla volontà delle amministrazioni e dei privati, ha portato alla completa realizzazione.
Con questo resoconto la giovane studentessa Kateryna Palazzetti anticipa la sua esperienza di stage con la nostra testata giornalistica… A nome mio e del collega Gaetano Alaimo esprimo la mia personale soddisfazione per l’opportunità formativa che potremo offrire alla giovane studentessa di Scienze della Comunicazione….sarà anche per noi uno scambio di esperienze e di innovazione nella comunicazione on line.
Buon lavoro a Kateryna, ai nostri collaboratori del giornale e soprattutto buona lettura ai gentili lettori.