NewTuscia – In Toscana, in seguito all’approvazione di apposito provvedimento da parte del Consiglio Regionale, è stata introdotta una nuova disciplina sul gioco d’azzardo. Una disciplina in buona evidenza piuttosto ricca, visto e considerato che comprende – tra i tanti punti – la necessità di sottoporre gestori e dipendenti di centri scommesse a corsi di formazione mirati, coinvolgere i sindaci, regolare in maniera più rigida le nuove aperture di esercizi con slots e giochi, che dovranno mantenere una distanzgioco d'azzardoa di minimo 500 metri dagli sportelli bancomat, dai compro oro, dalle gioielleri e dalle scuole dell’infanzia.

In aggiunta a ciò, e al fine di rendere ancora più probabile il rispetto delle disposizioni contenute nel provvedimento, la proposta di legge ha inasprito le sanzioni pecuniarie in capo ai trasgressori, prevedendo una multa tra 1.000 e 5.000 euro per ogni inosservanza, diffida comunale nei confronti del gestore, e allargamento delle sanzioni anche al personale interessato.

L’istituzione regionale rammenta come la proposta ora in applicazione in Toscana sia nata dai Comuni e dall’Anci, con cui si è avuto modo di collaborare per poter trovare una convergenza utile, e per poter coinvolgere in tale ambito proprio i sindaci, evidentemente più vicini al territorio. In sintesi, non una proposta che vieti il gioco d’azzardo o tenda necessariamente a deprimerlo, quanto più probabilmente un provvedimento che punta ad accrescere la consapevolezza su questo tema, contenendo i rischi di dipendenza dal gioco d’azzardo. Ma con quali effetti?

Probabilmente – sostengono alcuni media locali – a beneficiare di questa “stretta” potenziale potrebbe essere il web. Se già oggi il gaming online è sempre più sfruttato, è possibile che in un prossimo futuro lo sia in misura ancora più notevole, e non solamente in seguito al contenimento delle nuove aperture su strada. Le sale da gioco online sono facilmente accessibili, offrono piattaforme sempre più varie, affidabili e sicure, e sembrano essere le principali indiziate per poter trascorrere qualche minuto di svago, cercando magari di solleticare la buona sorte.

Già oggi in Toscana, sostengono gli ultimi dati ufficiali, il gioco d’azzardo virtuale anno dopo anno registra un boom crescente. Nel 2017 sono stati spesi nei giochi da casino online 46,6 milioni di euro, con particolare fidelizzazione nei confronti di alcuni segmenti di gioco come le slot online, una versione digitale delle più “bistrattate” slot da bar.

Guai, però, a pensare che il gioco online possa diventare una terra di nessuno per quelle persone che sono deluse dal gioco “da locale”. È infatti proprio nel gaming online che si concentrano i maggiori sforzi di responsabilità da parte degli stessi operatori, ed è proprio sul web che si concentrano i maggiori e più rigidi controlli da parte del legislatore. Insomma, online non solo c’è più scelta e più varietà, ma c’è anche più informazione e più consapevolezza, tanto da rendere l’online (almeno, nel recinto degli operatori regolarmente autorizzati) più sicuro di quanto non avvenga con le macchinette da bar. Un fenomeno in continuo incremento, che difficilmente nel 2018 subirà una battuta d’arresto.