Graforubrica. La ricerca dell’essenziale
Tiziana Agnitelli
NewTuscia – Cari/e “Newtusciani/e” in questo articolo vi parlerò dell’evoluzione della firma di una mia cara amica acquerellista ove si rispecchia anche la sua crescita come artista.
Firma 2012
Firma 2017
Queste due firme sono state apposte su due suoi quadri, con un gap temporale di almeno cinque anni, le caratteristiche dominanti rimangono inalterate: la caratteristica grafologica “movimentata” (vivacità, immaginazione, facilità nei contatti e desiderio di farsi notare), l’angolosità del tracciato (decisionismo, determinazione e tenacia) ed i lanci acuminati (segno di sapersi difendere ed attaccare), ma l’engramma ideativo della firma muta, si evolve, risultato quindi del percorso che l’artista e la persona ha fatto dentro di sé e nella sua opera: si destruttura il corpo letterale e lo si rende più leggero, stilizzato, quasi astratto e soprattutto elegante (voglia di cogliere l’essenziale, gusto estetico), tale cambiamento fa presupporre la sua ricerca, nella vita e nell’arte, di esprimere con pochi tratti (e pennellate) l’essenzialità, il cogliere l’anima e la bellezza del mondo esterno, senza sforzo, cercando quindi, sia da artista che da individuo, l’armoniosità e un proprio stile personale. Nei quadri come nella vita. Particolare grafico interessante di questo cambiamento è la modalità di creazione della lettera “a”, in fondo come affermava Paul Klee “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”. Carpe diem Dany.