di Stefano Stefanini

NewTuscia  – VITERBO  – Nel corso dell’intervista televisiva concessa, per il programma Fatti e Commenti in onda da sabato 3 febbraio, a chi scrive e a Gaetano Alaimo da Corrado Tocci, membro della Commissione per i problemi del lavoro della Conferenza Episcopale del Lazio e da Stefano Signori, presidente di Confartigianato Viterbo abbiamo avuto modo di approfondire i caratteri del portale e del progetto di promozione territoriale della Tuscia viterbese e della Sabina .

La nascita del portale “Area Popolare Democratica” risale agli anni ‘90 del ‘900, in cui si è assistito allo sfaldamento  della struttura organizzativa dei partito politici, a cui si intendeva fornire uno strumento virtuale alle iniziative politiche di cattolici democratici impegnati nel sociale, intorno al gruppo coordinato da Franco Mangialardi, con il sostegno pastorale di padre Bartolomeo Sorge s.j.

Dopo una lunga pausa  si intende riattivare questo strumento virtuale per rinvigorire il servizio allo sviluppo dei territori, adeguandolo alle esigenze dei tempi, per promuovere presso imprese, associazioni e organizzazioni un modello di sviluppo territoriale competitivo per la Tuscia Teverina e la Sabina reatina e romana.

Negli ultimi anni questi territori hanno attivato processi di sviluppo investendo sulla valorizzazione delle identità locali, sull’attenzione per l’ambiente e per il patrimonio culturale e umano, rendendo evidente la propria componente estetica e relazionale. Territorio e identità permettono di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo locale e anche turistici che hanno bisogno di coesione sociale e autenticità ma che promuovono sviluppo e competitività.

Questi due fattori infatti, costituiscono quel patrimonio intangibile, capace non solo di incrementarne il valore aggiunto, la competitività e la visibilità, ma anche di promuovere il benessere della comunità locale.

eCOMUNI E TERRITORIO  Sia Tocci che Signori hanno affermato che i Comuni, nelle loro naturali competenze, hanno lo scopo di promuovere e sostenere le attività economiche, sociali, ambientali e culturali esercitate nei rispettivi territori e di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, rurale e storico-culturale custodito in tali comuni, favorendo altresì l’adozione di misure in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive, con particolare riferimento al sistema di servizi territoriali, in modo da incentivare e favorire anche l’afflusso turistico. Le CATEGORIE, Interviste Ai SindaciPolitiche ComunaliBande MusicaliPro LocoConfraterniteAssociazioni.

Delle AREE  dell’ ECONOMIA LOCALE ci ha parlato il presidente di Confartigianato Viterbo, Stefano Signori che sulla base delle reali esigenze delle imprese artigiane del territorio  ha sostenuto: “Non siamo lontani dalla messa in discussione del concetto di crescita come sinonimo di “sviluppo” ma anzi dalla sua ridefinizione attraverso la consapevolezza di un concetto di sviluppo più ampio e omnicomprensivo dove sono coinvolti la qualità della vita, gli aspetti umani, culturali e relazionali. In questo ambito di discussione, ormai ad uno stadio avanzato, si matura la consapevolezza della diversità tra crescita quantitativa di indicatori quali appunto il PIL – Prodotto Interno Lordo o comunque in generale di qualsiasi grandezza quantitativa, dal concetto di sviluppo in grado di individuare cambiamenti strutturali dell’economia e della società e che comporta l’utilizzo di parametri di misurazione nuovi e diversi in grado di misurare beni intangibili quali la fiducia, la coesione sociale, il grado di felicità e benessere, la qualità della vita. Si tratta di utilizzare quindi strumenti di valutazione qualitativi e quantitativi dell’economia (valutazione multicriteriale) in grado di cogliere la natura multidimensionale dello sviluppo, inteso come sviluppo sostenibile, comprendendo gli aspetti economici, ambientali, sociali, culturali, umani e relazionali.

olioL’approccio che si concentra sulla crescita è perciò un approccio limitato e imperfetto che ignora il carattere multidimensionale e plurale dei problemi legati allo sviluppo. Solo recentemente le contrapposizioni teoriche tra crescita/sviluppo, anche grazie alle nuove forme di green economy e soft economy, si sono ridimensionate, con la consapevolezza di un concetto di sviluppo più ampio non dimenticando la sostenibilità delle risorse del pianeta e dell’ambiente. Le CATEGORIE che verranno sviluppate nel progetto sono: Imprese InnovativeProduzioni AgricoleImprese BiologicheRicettivitàReti Di Imprese, AREE OMOGENEE DELL’ECONOMIA DEI TERRITORI: Area Bassa Sabina ReatinaArea Sabina Città MetropolitanaArea Sabina RomanaArea Salaria ReatinaArea Valle Del Tevere

BENI AMBIENTALI E CULTURALI saranno oggetto privilegiato del progetto di sviluppo. I territori considerati “lenti” non evidenziano una situazione di ritardo o arretratezza economica e sociale troppo marcata, ma semplicemente mostrano tassi di sviluppo non accelerati, orientati alla crescita e alla qualità della vita. Questi territori per favorire il processo di sviluppo che li riguarda non hanno puntato solo la capacitàdel sistema produttivo di generare reddito e occupazione dal settore manifatturiero tradizionale, ma si affidano, anche, alla combinazione del patrimonio ambientale e artistico, del capitale umano e relazionale, strumenti locali di gestione in grado di generare crescita e ricchezza diffusa.

Generalmente questi tipi di territori si contraddistinguono per la bassa densità demografica, la presenza di un contesto rurale con una antica tradizione agricola e una significativa percentuale di addetti nell’agricoltura, con un patrimonio storico e artistico di qualità e una presenza diffusa di un sistema di piccole imprese nel settore artigianale tipico. Le CATEGORIE di ricerca e intervento dei beni ambientali e culturali sono: Siti Da VisitarePercorsi NaturalisticiMusei Territoriali.

rIL PATRIMONIO CULTURALE RELIGIOSO. Corrado Tocci ha illustrato le ricerche che riguarderanno, in primo luogo, la  DIOCESI SABINA e successivamente le diocesi del comprensorio. La Diocesi comprende una circoscrizione territoriale su cui si estende la giurisdizione spirituale e il governo ecclesiastico di un vescovo; prende nome dal luogo in cui sta la chiesa cattedrale e dove il vescovo risiede abitualmente. Nel governo il vescovo è coadiuvato da organi ausiliari: la curia diocesana, il consiglio presbiterale e il collegio dei consultori, il capitolo dei canonici e il consiglio pastorale. Le CATEGORIE:  Le Vicarie, le Attività Pastorali il mondo del Lavoro, le Parrocchie.

Gli intervistati ci hanno confermato altresì come la CULTURA e le TRADIZIONI siano parte irrinunciabile di un modello di sviluppo  futuro. Nella società post-moderna, spesso ci domandiamo: abbiamo bisogno ancora delle tradizioni? Che ruolo hanno nella nostra vita? E quale importanza rivestono? Quale è la loro evoluzione?

CHE COSA È LA TRADIZIONE? La tradizione è, delle volte, intesa come un’ampia schiera di vecchie credenze, pratiche ed usanze tramandate di generazione in generazione. Ogni cultura, ogni razza o gruppo di persone ha le proprie usanze e tradizioni. Riteniamo importanti le tradizioni perché la tradizione coinvolge un gruppo di persone: è collettiva e sociale per sua stessa natura; perché le tradizioni hanno dei custodi, come gli storici che hanno accesso alle conoscenze o alle verità dei sacri rituali della tradizione; perché la tradizione suscita emozioni negli individui, li sprona ad un maggior senso di consapevolezza di sé. In certe culture, questi rituali sono importanti per fondare e mantenere una propria identità nel contesto di una società più vasta. Le categorie di approfondimento sono Feste  e Ricorrenze civili e religiose Fiere e  Mercati.

vMANIFESTAZIONI Particolare attenzione dovrà quindi essere rivolta alla nozione di identità locale e di capitale sociale evidenziando lo stretto legame tra questi fattori che fanno riferimento ad ambiti relazionali presenti in un determinato contesto territoriale. Tali fattori possono essere le pre-condizioni in grado di generare innovazione e sviluppo in quanto il territorio non è solo il luogo in cui si accumulano e sedimentano conoscenze e capitale, ma nel quale dinamicamente si rinnovano, si riproducono e di espandono. Negli ultimi anni diversi territori hanno attivato processi di sviluppo investendo sulla valorizzazione delle identità locali, sull’attenzione per l’ambiente e per il patrimonio culturale e umano, rendendo evidente la propria componente estetica e relazionale.

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Territorio e identità permettono di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo locale e anche turistici che hanno bisogno di coesione sociale e autenticità ma che promuovono sviluppo e competitività. Questi due fattori infatti, costituiscono quel patrimonio intangibile, capace non solo di incrementarne il valore aggiunto, la competitività e la visibilità, ma anche di promuovere il benessere della comunità locale, con le categorie delle Aree Di MercatoMerceologia e Competenze Professionali.

Per approfondimenti gli ospiti hanno suggerito a imprese e cittadini la consultazione di  www.areapopolaredemocratica.it