Evento dedicato a Vincenzo Forieri. Riaperta al transito Via Cairoli
Stefano Marigliani
NewTuscia – VITERBO – La Calza della Befana viterbese compie ben diciotto anni. Il cielo sereno è stato la cornice perfetta dell’evento che, come ogni anno ha attratto tantissimi bambini, famiglie e turisti incuriositi. Due ali di folla, hanno assistito al passaggio dell’attesa Calza della Befana, lunga ben 52 metri, pesante 4 quintali, trasportata da dieci Fiat 500 del Tuscia Club e accompagnata dalle oltre 100 befane.
La manifestazione è dedicata a Vincenzo Forieri, scomparso da poco all’età di 89 anni. Confida una portavoce delle befane: “ricordo Vincenzo, come una persona impagabile, sempre in prima fila al Centro sociale Pilastro, attivo fino all’ultimo dei suoi giorni”.
Sbandieratori e Musici dell’Associazione Culturale Pilastro, seguiti dal gruppo majorettes di Grotte Santo Stefano e dalla banda musicale di Bassano in Teverina, hanno preceduto il passaggio della Calza. La sfilata ha attraversato la città, da San Sisto al quartiere Pilastro, per un tragitto complessivo di ben due kilometri.
Come ogni edizione, l’iniziativa è nata dalla sinergia del Centro Sociale Pilastro, ADMO, AVIS, Fiat 500 Tuscia Club e Parrocchia Sacro Cuore. Dichiara orgoglioso Luciano Barozzi, organizzatore della manifestazione: “un grande evento per un grande obiettivo: la solidarietà. Nelle passate edizioni, abbiamo sostenuto numerose Associazioni in Italia e anche all’estero, quest’anno, ci siamo preposti di sostenere bambini e ragazzi affetti da autismo. Il ricavato della vendita delle mini-calze distribuite oggi lungo il percorso sarà, infatti, devoluto all’Associazione viterbese – Campo delle Rose – che sta realizzando una struttura abitativa nel viterbese per accoglierli”.
Particolarità odierna della manifestazione, è stata la riapertura al transito di Via Cairoli, dove, per questioni di sicurezza, la Calza è stata portata a mano dalle befane presenti, anticipata di poco dalla sfilata delle rombanti Fiat 500. Le storiche automobili hanno avuto il privilegio di transitarci per prime.