Un capolavoro da ammirare per Natale: Piermatteo d’Amelia da Firenze a Roma, dall’Umbria all’Alto Lazio
Stefano Stefanini
NewTuscia – Nel periodo natalizio e’ bello porsi di fronte alla bellezza incomparabile di un’opera pittorica, oggi conservata a Boston, presso il museo “Isabella Stewart Gardner” e proveniente dal Convento dell’Annunziata ad Amelia, per cui era stata commissionata. Nella conversazione “Piermatteo d’Amelia da Firenze a Roma, dall’Umbria all’Alto Lazio”, tenuta dalla ricercatrice Lucilla Vignoli e organizzata dalla Biblioteca dell’Ente Ottava mediaevale di Orte nei mesi scorsi emerge tutta la considerazione per un capolavoro come quello denominato Annunciazione Gardner e già conservato nel Convento dell’Annunziata ad Amelia.
La descrizione del dipinto sviluppa i contenuti della XVIII GIORNATA DI STUDIO PER LA STORIA DELLA TUSCIA, promossa nel febbraio del 2016 dal Centro Studi del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, per iniziativa del Museo d’Arte Sacra di Orte e con il patrocinio dell’Ente Ottava medievale, della Diocesi di Civita Castellana e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Piermatteo d’Amelia, Annunciazione, Boston, Isabella Stewart Gardner Museum, già nel Convento dell’Annunziata ad Amelia
La giornata fu dedicata al pittore umbro e all’approfondimento del tema “Pittura e scultura nel Patrimonium Tusciae al tempo di Piermatteo d’Amelia” allestita a cura di Lorenzo Principi, con la collaborazione di Sara Cavatorti. I lavori della prima sessione del Convegno di Studio si sono aperti con i saluti degli Organizzatori e sono stati presieduti dal prof. Francesco Federico Mancini. Claudio Strinati ha illustrato “La tavola della Madonna di Castel di Piero” e Matteo Mazzalupi ha tenuto una prolusione su “Un testamento e altre tracce romane per Piermatteo d’Amelia”. Alessandro Novelli ha parlato delle “Botteghe artistiche nel Patrimonio orientale e occidentale da Sisto IV a Paolo III” e Lucilla Vignoli ha tenuto la relazione “Per una nuova visione della figura di Piermatteo d’Amelia: riflessioni e ultime acquisizioni sulla produzione di un maestro attivo tra Firenze e Roma.”. La giornata coordinata da Claudio Strinati era proseguita con gli interventi di Fabio Marcelli son una relazione su “Giovan Francesco d’Avanzarano a Montefiascone “ e di Stefano Petrocchi che ha tenuto l’intervento “Da Piermatteo d’Amelia a Cola da Orte: riflessioni sulla bottega di Piermatteo e la produzione intorno alla Valle del Tevere alla fine del Quattrocento”.
Sara Cavatorti ha illustrato il tema “La scultura lignea nella Tuscia viterbese al tempo di Piermatteo d’Amelia: tra maestri locali e presenze forestiere”, mentre Giuseppe Capriotti ha incentrato il suo intervento su “Il fuoco, la fanciulla e l’unicorno. L’universo simbolico di Giulia Farnese a Carbognano”.
Il Centro di Studi per il patrimonio di S. Pietro in Tuscia, promotore dell’iniziativa insieme al Museo d’Arte Sacra di Orte, conduce ricerche e pubblicazioni scientifiche di argomento storico, organizza convegni e seminari finalizzati alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, istituisce premi per tesi di laurea, favorisce la fruizione dei beni culturali del territorio. È un’associazione costituita nel 1998 su iniziativa di docenti universitari, del Comune di Orte e dell’ Ente Ottava Medievale. Il Centro dispone di una biblioteca specializzata e un centro di documentazione.