NewTuscia – VITERBO – La crisi economica ancora in atto ha riproposto la questione del ritorno ai nazionalismi in Europa, che si traduce nell’anteporre gli interessi particolari a quell’interesse comune di cui l’EU ne è espressione e paradigma.
Diversi personaggi, pensatori, filosofi e politici hanno per questo ipotizzato che l’unico modo per superare questo pericolo sarebbe fare il salto necessario per trasformare l’EU in una struttura più politica e più federale. Infatti, è vero che per realizzare una profonda e autentica unione economica e monetaria – e soprattutto un’Unione politica con la propria polita estera ed una politica di difesa – è necessario che la Europa evolva. L’idea di una federazione di Stati nazione deve essere, per la nostra stessa sopravvivenza, il nostro orizzonte politico, l’idea a cui ispirarsi nel percorso democratico dei prossimi anni.
Non si tratta di creare un superstato quanto, piuttosto, una federazione democratica di Stati Nazione in grado di affrontare sfide internazionali e problemi comuni, grazie ad una sovranità condivisa, che permetta a ciascun Paese ed a ciascun cittadino di controllare meglio il proprio destino.
La stessa Confartigianato è un esempio di un sistema federativo sul territorio Nazionale ed evolve su una stessa politica comune dalla sede Nazionale per i temi nazionali, lasciando la libertà sui territori di pertinenza alle associazioni locali per i temi che riguardano le necessità in loco.
Si tratta, quindi, di creare un’Unione di Stati con gli Stati e non contro di loro…Nell’era della globalizzazione, mettere in comune la sovranità aumenta il potere, non lo diminuisce. Una tale federazione è più che mai necessaria perché in questa epoca turbolenta, in questi tempi di ansia, non si deve lasciare la difesa della Nazione ai nazionalisti e ai populisti. Ogni cittadino è chiamato ad essere perciò fiero della sua Patria, ma anche fiero di essere Europeo e di difenderne i valori.
Il Presidente
Stefano Signori