NewTuscia – BOLSENA – Forse sono in pochi a saperlo ma le spese sostenute dal Comune per il mantenimento dei cani accalappiati sul territorio comunale sono nell’ordine di una decina di migliaia di euro all’anno.
Questa situazione – nonostante perduri da anni – non viene minimamente affrontata dall’Amministrazione che, invece, dovrebbe prendere esempio da altri comuni della provincia con un piano di svuotamento e prevenzione che da una parte garantirebbe un evidente risparmio alle casse comunali e dall’altra assicurerebbe un migliore benessere ai tanti animali ad oggi rinchiusi.
In buona sostanza si potrebbe concedere l’esenzione da alcuni tributi comunali (ad esempio TARI) a chi provvede ad adottare presso il canile un cane mantenuto dal Comune di Bolsena, ovviamente aderendo ad un a serie di controlli successivi.
In questa maniera, nonostante lo “sconto” sulle tasse il Comune beneficerebbe di una riduzione dei costi, visto che il mantenimento di un cane per un anno ha un costo di circa 1.000 euro.
L’amministrazione dovrebbe inoltre porre come condizione per i prossimi appalti per il canile che lo stesso garantisca un facile accesso dall’esterno, magari privilegiando i canili gestiti tramite associazioni di volontari.
Questo favorisce, infatti, una più facile adozione dei cani, che non sono visti come fonte di guadagno, evitando che il canile abbia tutto l’interesse a non far adottare i cani.
Inoltre molti Comuni hanno iniziato campagne di microchippatura gratuita, in modo da escludere gli accalappiamenti dei cani padronali ed evitare che magari un cane di famiglia venga rinchiuso per sempre in una struttura.
Invitiamo quindi l’Amministrazione a porre in essere queste semplici iniziative di buon senso che farebbero risparmiare migliaia di euro al Comune ogni anno e garantirebbero in amniera migliore il benessere dei nostri amici a quattro zampe.
Il Circolo del Partito Democratico di Bolsena